Investimento mortale di Pasquale D’Agostino, arrestato l’autore

Redazione
Investimento mortale di Pasquale D’Agostino, arrestato l’autore
Investimento mortale di Pasquale D'Agostino, arrestato l'autore

Investimento mortale di Pasquale D’Agostino, arrestato l’autore.  La Sezione Polizia Stradale di Caserta, su disposizione della Procura della Repubblica di Napoli Nord, ha dato esecuzione ad un provvedimento di fermo, nei confronti di M.V. a seguito di un’attività d’indagine scaturita a seguito di un incidente stradale verificatosi nel pomeriggio dello scorso 10 luglio, sul tratto stradale della SS7bis c.d. Terra di lavoro, che collega la città di Nola a quella di Villa Literno.

 Il tragico investimento

M.V. dopo aver investito il 45enne Pasquale D’Agostino, originario di Sant’Antimo e residente a Sant’Arpino dove lavorava in autolavaggio, sceso dal suo veicolo per un guasto meccanico, si dava a precipitosa fuga senza prestare soccorso all’investito.

Il tragico evento avveniva sotto gli occhi increduli dei suoi familiari che riuscivano solo ad intravedere un veicolo, di colore nero, travolgere il povero congiunto che, per il forte impatto, veniva scaraventato a circa 50 metri dal luogo del sinistro stradale.

Le indagini viate tempestivamente in seguito al sinistro stradale, venivano svolte dagli investigatori della sezione Polizia Stradale di Caserta, che effettuavano una complessa e laboriosa ricostruzione dei fatti, attraverso la raccolta di informazioni e la estrapolazione di filmati delle telecamere, installate nei pressi del luogo dell’evento e delle banche dati dei sistemi in dotazione.

Gli Agenti della Polizia Stradale riuscivano, dapprima a ritrovare la Renault Twingo dell’investitore, gravemente danneggiata ed abbandonata nella periferia della città di Cardito (NA) e, successivamente, ad addivenire sia al proprietario dell’autovettura che alla fitta serie di subnoleggi che avevano consentito al M.V. di entrare in possesso del veicolo.

L’amico tirato in ballo

In un primo momento M.V. negava le proprie responsabilità sull’accaduto, addebitando l’investimento ad un suo amico di cui forniva anche l’utenza telefonica, poi risultata inattiva, ma dinanzi ai numerosi indizi a suo carico, ammetteva le proprie responsabilità, dichiarandosi pentito per l’accaduto.

Dopo i rilievi foto segnaletici di rito, il fermato è stato ristretto nella Casa Circondariale di Napoli Poggioreale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.