Irpinia, denunciato cercatore di tartufi: non aveva il “tesserino”

Il Caudino
Irpinia, denunciato cercatore di tartufi: non aveva il “tesserino”
Lavori abusivi nell'alveo del Sabato, sequestro dei carabinieri forestali

In Campania la ricerca e la raccolta dei tartufi è disciplinata da una legge nazionale (L. n. 752 del 16/12/85) e regionale (L. R. n. 13/2006) ed il rispetto di tali norme evita di arrecare danno alle tartufaie.

La legge nazionale detta alcune regole comuni, dando poi mandato alle regioni di disciplinare, sul proprio territorio, la raccolta. Questa è consentita esclusivamente con l’utilizzo di particolari arnesi: il “vanghetto” o “zappetto”, avente una lama non superiore ai 15 cm di lunghezza e una larghezza in punta non superiore a 8 cm. È vietata la zappatura del terreno in quanto uccide il fungo. È inoltre proibita la raccolta di tartufi immaturi o avariati nonché la ricerca nelle ore notturne, da un’ora dopo il tramonto ad un’ora prima del sorgere del sole.

Tesserino

Il Gruppo Forestale Carabinieri di Avellino ha intensificato i controlli in tale delicato settore per verificare la corretta applicazione, da parte dei cercatori, delle norme che disciplinano la raccolta del tartufo ed evitare che a causa dell’imperizia di alcuni di loro si arrivi al totale danneggiamento delle tartufaie.
Nell’ambito di tali servizi, nel Parco Regionale dei Monti Picentini, in agro del Comune di Nusco, i Carabinieri della Stazione Forestale di Bagnoli Irpino hanno individuato e sanzionato un soggetto intento alla ricerca e raccolta di tartufi, in assenza dei titoli autorizzativi previsti dalla citata normativa.
È bene ricordare che le modalità di raccolta non conformi alla norma finiscono per arrecare notevoli danni agli ecosistemi tartufigeni. Tutto ciò minaccia la conservazione di una risorsa unica e dal valore considerevole.