La Cassazione scarcera l’ex sindaco di Avellino Festa dopo 5 mesi di domiciliari
Contestato l'utilizzo delle intercettazioni
La Cassazione scarcera l’ex sindaco di Avellino Festa dopo 5 mesi di domiciliari. I magistrati della Sesta Sezione Penale della Corte di Cassazione hanno disposto la scarcerazione dell’ex sindaco di Avellino, Gianluca Festa accusato di peculato, corruzione nell’esercizio delle funzioni, falso, induzione indebita e turbativa d’asta.
I giudici della Suprema Corte hanno disposto l’annullamento, dopo che gli avvocati Luigi Petrillo e Dario Vannetiello hanno discusso i ricorsi incentrati su una serie di motivi legati in particolare alla inutilizzabilità delle intercettazioni sia telefoniche che ambientali e soprattutto con il trojan.
Il Sostituto pg della Cassazione Silvia Salvadori aveva chiesto l’annullamento per la sola vicenda dei concorsi e il rigetto nel resto dei ricorsi dei difensori. Ma i giudici hanno accolto i ricorsi proposti dai suoi legali. Ora, anche in attesa delle ragioni della scarcerazione, si aspetta che parta il processo per i fatti contestati all’ex sindaco e ai suoi coindagati.