La Cia campana giudica insufficiente la strategia europea per la resilenza idrica
Sono necessari investimenti adeguati

La Cia campana giudica insufficiente la strategia europea per la resilenza idrica. La Commissione europea ha presentato una strategia per rafforzare la resilienza idrica, con l’obiettivo di aumentare del 10% l’efficienza nell’uso dell’acqua entro il 2030.
Una misura accolta con favore dalla Cia-Agricoltori Italiani, che da tempo chiedeva un cambio di passo sul tema. L’acqua entra così a pieno titolo tra le priorità dell’agenda politica europea.
Attraverso le parole del commissario della Cia Campania, Carmine Fusco, l’organizzazione agricola lancia anche un monito: “ il piano Ue resta incompleto.
Manca una visione mirata per il settore agricolo, che si trova a fronteggiare il doppio compito di ridurre i consumi idrici e tutelare la qualità delle risorse.
Inoltre, non vengono stanziati nuovi fondi né tracciata una strategia condivisa per lo sviluppo di infrastrutture moderne e sostenibili, indispensabili per affrontare siccità e alluvioni.
La situazione italiana, ricorda Fusco, è particolarmente critica: il 60% delle infrastrutture idriche ha oltre 30 anni, con una capacità di raccolta delle acque ferma all’11%, ben al di sotto di altri Paesi Ue come la Spagna, che arriva al 35%
.Per Carmine Fusco , la strategia europea rappresenta un’occasione storica per costruire una governance efficiente delle risorse idriche. Ma senza investimenti adeguati, difficilmente potrà tradursi in interventi concreti per il settore agricolo e i cittadini europei”.