La fede profonda della Valle Caudina per Padre Pio
Una fila interminabile di macchine e poi un’altra di persone per Padre Pio tornato nel suo paese. E’ notte fonda. Migliaia di bambini e nessuno piange, nessuno vuole niente, nessuno di loro ha freddo: attendono di vedere la salma di Padre Pio, sui loro occhi c’è una curiosità dolce che li spinge a non addormentarsi, nemmeno tra le braccia dei propri genitori. Per non parlare degli anziani che non hanno freddo, non sono stanchi, ma sembrano diventati giovani. Sono le stesse persone che, in altre situazioni, dovrebbero sedersi dopo due minuti: hanno protesi, soffrono di pressione alta, ma per la serata di ieri sono come vaccinate o guarite momentaneamente; sono venuti da ogni dove a dare omaggio al grande Santo. Tra loro c’è una presenza massiccia di cittadini della Valle Caudina che è solo una goccia aggiunta al mare di persone accorse.
Neppure la pioggia sembra avere effetto sui fedeli senza ombrello: troppo più grande è la voglia di arrivare davanti alla teca del Santo per rendergli omaggio e affidare le loro preghiere. I canti che si sentono sempre più forti mentre ci si avvicina alla Chiesa, dove c’è il corpo di San Pio, sono sempre più toccanti: in particolare “Fratello Sole e Sorella Luna” sfiora le corde dell’anima di tutti i presenti.
Terminato il giro, si avverte da parte dei fedeli il desiderio di non allontanarsi dalla Chiesa per vivere più a lungo possibile questa esperienza ma è giusto far vivere quei momenti anche ad altri. E quindi, con animo soddisfatto, si torna a casa quasi increduli di aver vissuto una realtà stupenda che sembra assomigliare ad un sogno fantastico. Tutto questo è la fede che si nutre per il frate di Pietrelcina diventato Santo ed orgoglio immenso per l’intero Sannio.
Dalla nostra inviata Brigida Abate