La Juta a Montevergine dei pellegrini di San Martino Valle Caudina
Una notte di cammino per arrivare ai piedi di Mamma Schiavona
La Juta a Montevergine dei pellegrini di San Martino Valle Caudina. Quando Mamma Schiavona chiama i suoi figli non possono non rispondere. La Juta a Montevergine è un antico pellegrinaggio che viene effettuato da tutti coloro che hanno nel cuore la Madonna Nera la cui effige viene conservata nell’abazia incastonata tra i monti del Partenio.
La Juta da San Martino Valle Caudina
Una di queste jute è stata organizzata anche a San Martino Valle Caudina. Ma si tratta di un pellegrinaggio davvero speciale perché affonda le sue radici nella tradizione. I pellegrini, infatti, si recano a piedi a Montevergine e lo fanno camminando di notte tra i sentieri di montagna. Si parte di notte per arrivare la mattina al Santuario. Poi si partecipa alla santa messa e si fa ritorno.
A causa del covid e dei lavori in corso sui sentieri di montagna, la juta è rimasta sospesa per qualche anno. In questo 2024, grazie a Franco Capuano, Massimiliano Abete e Assunta Pisaniello, si è tornati alla tradizione.
Quasi 40 persone sono partite nella notte di sabato da San Martino Valle Caudina proprio attraverso la via dei monti. Hanno camminato tutta la notte guidata dalla luce di Mamma Schiavona e dalla loro grande fede. Ad assistere le persone c’era anche un’ambulanza della Confraternita Misericordia e la dottoressa Troiano.
Una volta a Montevergine, monsignor Pasquale Maria Mainolfi ha celebrato la santa messa, ricordando nell’omelia la tradizione che di fede che lega San Martino a Mamma Schiavona. Alla santa messa hanno preso parte anche altre persone che hanno raggiunto in auto il santuario.
A questo punto, quindi, il prossimo anno si potrà organizzare anche un pullman per fare intervenire gli anziani.