La luce della Candelora nello spettacolo teatrale Karibuni
Altra iniziativa che continua il percorso per arrivare al 2 febbraio
La luce della Candelora nello spettacolo teatrale Karibuni. La tradizione della Candelora incontra quella di Terrafuoco con il rituale della festa intorno al fuoco che torna a scaldare il centro storico di Avellino.
Una fiamma nella festività di San Ciro che celebra la vita, la luce e la speranza nel buio del periodo invernale.
La stessa luca che contraddistingue la benedizione delle Candele che accompagna la Candelora.
L’appuntamento, inserito nell’ambito della Candelora a Montevergine promossa dal Comune di Mercogliano in sinergia con il Comune di Avellino, l’Ente Parco del Partenio e numerose associazioni del territorio, è in programma il 31 gennaio, nel segno del calore dei falò, delle specialità della tradizione e della musica live con don Vitaliano dj set feat. BugliOne, Arsenza, il collettivo di Terrafuocolive, Madonne nere e luminarie fatte di cuori in fiamme.
Un rituale di scena in piazza Duomo a cura di Caos, Pgr, Avionica, I-Ken, Movimento per la Candelora, Arci Avellino con l’obiettivo di promuovere la conoscenza della Collina della Terra e trasmettere il patrimonio culturale di una comunità.
A precedere Terrafuoco, alle 19, all’auditorium dell’Ic di Mercogliano, in scena “Karibuni – Il sangue è rosso per tutti”, spettacolo teatrale con la regia di Bruno Petrosino a cura di Pgr. Karibuni (in lingua swahili, “benvenuti”), raccoglie il bagaglio sensoriale, immaginifico ed emotivo dell’autore, a partire dai suoi viaggi in Africa tra gli anni ‘60 e 2000.
Attraverso la musicalità dello swahili e una sperimentazione sonora per meglio evocare le atmosfere umanitarie e spirituali del luogo, lo spettacolo racconta la poesia, le tracce di una cultura e un pensiero diversi, ma che ancestralmente appartengono a tutti in quanto umani.
Cuore del viaggio il tema della libertà e della pace tra uomo e uomo, tra uomo e Natura.
A prendere forma l’itinerario di un uomo alla scoperta di una terra a lui sconosciuta, che racchiude un senso “altro” di vita e una totale adesione ad essa.