La mostra di Tommaso Saggese come respiro dell’anima

Le opere del maestro hanno conquistato tutti i visitatori

Redazione
La mostra di Tommaso Saggese come respiro dell’anima

La mostra di Tommaso Saggese come respiro dell’anima. Una due giorni dedicata all’arte con la rassegna “Propheta in Patria“, organizzata dalla Pro Loco Angelo Renna, presieduta da Flaviano Renna, in collaborazione con la giunta Lengua, nell’ambito di Cervinarte 2024.  La rassegna ha preso il via nel tardo pomeriggio di ieri con l’inaugurazione della mostra dedicata al compianto maestro Tommaso Saggese che ha come titolo ” L’arte mai svelata e il talento mai nascosto”.

Sulla mostra, che si può visitare anche oggi pomeriggio e questa sera e si trova in via Roma, all’angolo con il Bar Pizzeria La Gola dei fratelli Taddeo, abbiamo raccolto un intervento di un altro artista Mario De Nicolais,

Sono un Artista

Io sono un artista. Il primo significato della parola artista sul vocabolario non è colui che dipinge, suona, eccetera ma “Persona che ama l’Arte”…

In quanto tale sono sempre andato alle mostre, so bene che ogni volta, oltre al piacere intrinseco, c’è sempre un tema, una tecnica, una idea di allestimento che può tornarmi utile.

Stavolta l’occasione è stato un invito di Peppino Vaccariello alla mostra di Tommaso Saggese (purtroppo defunto nel 2021) nei locali de LA GOLA a Cervinara.

Di solito evito le inaugurazioni, è l’unico momento in cui c’è confusione, però è anche il momento in cui incontri persone con cui scambiare 4 chiacchiere, stavolta mi è toccato il Preside Stellato…

In effetti c’erano molti convenuti, ma veniamo a bomba, le opere, tutte su carta o cartoncino, raffigurano un mondo contadino, aulico, umile, ma dignitoso, oltre a incursioni in tematiche religiose, e un astratto su cartone di grande formato.

Il disegno, molto ben curato, testimonia anche una ricerca iconografica ossessiva, che, nei piccoli formati, costringe l’autore a un lavoro di impaginazione non banale, colorati a china e acquerello, il risultato finale è di una notevole gradevolezza visiva, il che non è mai male, e lascia intravvedere un potenziale sviluppo che l’artista non ha avuto il tempo di portare a compimento.

Dispiace per la quasi totale assenza di note biografiche, ma pare che lo stesso Saggese fosse piuttosto restìo a mostrare in pubblico le proprie realizzazioni, cosa che comprendo fino a un certo punto, dipingiamo per noi stessi, è vero, ma è un’attività in cui il confronto con un pubblico è essenziale, anche come atto di generosità, di dono e (basilare) comunicativo, il vero fine dell’arte.

Se vi trovaste a passare per Cervinara, fermatevi 5 minuti a far respirare la vostra anima.

Mario De Nicolais