La movida, la Valle Caudina ed i timori di un nuovo contagio
La movida, la Valle Caudina ed i timori di un nuovo contagio.Da lunedì scorso sono state allentate praticamente tutte le misure restrittive, dopo due mesi di lockdown. L’aspetto che più di altri sta provocando allarmismo nei medici e nelle istituzioni è la movida.
Anche il premier Giuseppe Conte si è mostrato alquanto perplesso sull’evoluzione della vita giovanile e nel rispondere ad una donna all’uscita del Senato che lo ringraziava a nome dell’Italia per l’impegno di questi mesi, ha affermato.
“Grazie a voi italiani, ma non è finita, chiariamolo, non è il tempo dei party e della movida, altrimenti la curva risale. Abbiamo tolto l’autocertificazione perché la curva era sotto controllo ma nessuno pensi che sono saltate le regole di precauzione”.
Una questione che riguarda molto da vicino anche i comuni più grandi della Valle Caudina come Montesarchio, Cervinara ed Airola, dove già da sabato scorso sembra essere scoccata l’ora del liberi tutti.
E’ naturale che i giovani sentano quasi l’esigenza fisica di aver momenti di libertà, dopo due mesi, trascorsi chiusi in casa. Non è affatto naturale, invece, che la loro libertà cozzi con il diritto alla salute di tutti gli altri. Purtroppo, la voglia di movida e di party non riguarda solo i ragazzi, sono coinvolti anche quelli di età che dovrebbe essere più matura, ma non lo è affatto.