La notizia della morte di Berlusconi apre i siti di tutto il mondo

Redazione
La notizia della morte di Berlusconi apre i siti di tutto il mondo
Berlusconi, protagonista indiscusso di 30 anni di storia italiana. Per 17 anni, dal 1994 al 2011, è stato il centro indiscusso della politica italiana, pur vincendo le elezioni una volta sì e una volta no, con una strana e non casuale regolarità. Nei dodici anni successivi ha fatto di tutto per restarlo, acciaccato dall’età, dalla salute, dal fardello dei guai giudiziari e personali. Ci è riuscito in parte: la leadership del centrodestra, alla fine, se la sono presa prima Matteo Salvini e poi. più solidamente, Giorgia Meloni. Ma al centro della politica, in modo indiretto, Berlusconi lo è stato anche prima, con la rivoluzione delle tv commerciali. Le reti Mediaset, tra spot e veline, hanno contribuito a plasmare il costume nazionale, e secondo i detrattori a forgiare quel tipo di opinione pubblica poco informata e molto di pancia che sarebbe poi diventata il nocciolo duro del suo elettorato. Ma va anche detto che il politico Berlusconi fu abile a coprire la voragine lasciata dal pentapartito cancellato dopo le inchieste giudiziarie su corruzione e malaffare e a pescare a mani basse fra quegli elettori e quel personale politico in libera uscita. Vale a dire i famosi “moderati”, che via via negli anni moderati lo sono stati sempre meno, come dimostra l’ascesa di Salvini e Meloni.

La notizia della morte di Berlusconi apre i siti di tutto il mondo. La notizia della morte di Silvio Berlusconi fa il giro del mondo, in apertura dei siti dei principali media internazionali. Dalla Bbc al Guardian, dalla Cbs a Sky News, da Al Jazeera a Arab News, da Le Monde al El Pais, da Indian Times al Financial Time, da Deutsche Welle al Jerusalem Post, al Japan Times, tutti hanno la breaking news della scomparsa del Cavaliere.

La notizia della morte di Silvio Berlusconi, legato da un rapporto di amicizia con il presidente Vladimir Putin, è stata data immediatamente come breaking news da tutte le agenzie e i canali televisivi russi.

Berlusconi, protagonista indiscusso di 30 anni di storia italiana. Per 17 anni, dal 1994 al 2011, è stato il centro indiscusso della politica italiana, pur vincendo le elezioni una volta sì e una volta no, con una strana e non casuale regolarità. Nei dodici anni successivi ha fatto di tutto per restarlo, acciaccato dall’età, dalla salute, dal fardello dei guai giudiziari e personali.

Ci è riuscito in parte: la leadership del centrodestra, alla fine, se la sono presa prima Matteo Salvini e poi. più solidamente, Giorgia Meloni. Ma al centro della politica, in modo indiretto, Berlusconi lo è stato anche prima, con la rivoluzione delle tv commerciali.

Le reti Mediaset, tra spot e veline, hanno contribuito a plasmare il costume nazionale, e secondo i detrattori a forgiare quel tipo di opinione pubblica poco informata e molto di pancia che sarebbe poi diventata il nocciolo duro del suo elettorato.

Ma va anche detto che il politico Berlusconi fu abile a coprire la voragine lasciata dal pentapartito cancellato dopo le inchieste giudiziarie su corruzione e malaffare e a pescare a mani basse fra quegli elettori e quel personale politico in libera uscita. Vale a dire i famosi “moderati”, che via via negli anni moderati lo sono stati sempre meno, come dimostra l’ascesa di Salvini e Meloni.