La statua della Madonna «lacrima» sangue
La statua della Madonna «lacrima» sangue. Mistero e fede in piazza Paolino Arnesano a Carmiano, in provincia di Lecce. Da lunedì 3 agosto il volto della statua della Madonnina «lacrima» sangue.
La scultura è stata eretta di recente in zona, nel ricordo del bombardamento del 3 settembre 1943, in cui il paese di Carmiano era stato risparmiato.
I fedeli riuniti attorno alla statua della Madonnina.
La notizia della “lacrima” si è ben presto diffusa in paese e tanti sono i fedeli che in queste ore si stanno recando sulla piazzetta, mossi da sincera devozione. Sono presenti però anche degli scettici che ritengono che il fenomeno possa invece essere uno scherzo fuori luogo.
Il fenomeno sarà attenzionato dalle autorità religiose.
Il caso è adesso attenzionato dal Vescovo di Lecce, Monsignor Michele Seccia e si attendono riscontri da parte delle autorità religiose. Al vaglio più ipotesi: dal fenomeno paranormale, alla semplice beffa o persino alle conseguenze del gran caldo di questi giorni sulla struttura in resina. Intanto il pellegrinaggio per pregare di fronte alla Madonnina aumenta.
Per il parroco il vero miracolo è un altro.
In attesa dell’esito degli accertamenti, sul caso è intervenuto don Riccardo Calabrese, parroco della chiesa di Sant’Antonio Abate. «Neanche io, in questo momento, posso esprimere un parere oggettivo sull’evento accaduto proprio perché non ci sono prove che possano farci dire con esattezza che sia stato un miracolo.
Continua:
«Un effetto dell’eccessivo caldo di questi ultimi giorni o, peggio ancora, lo scherzo di qualcuno. L’unica cosa certa è che stasera ho visto un altro miracolo».
«Ho visto bambini, giovani, adulti e anziani che si sono stretti in quel luogo simbolo della benedizione di Maria per la nostra Carmiano e insieme alzavano lo sguardo in alto e guardavano il volto della Madonna. Il miracolo più bello è l’esserci sentiti comunità stretta intorno a Maria».
In molti si stanno mettendo in viaggio verso Carmiano per guardare con i loro occhi la statua con il rivolo rosso sul volto mariano.«Oggi -prosegue il parroco- ho visto la bellezza della nostra gente che, mossa da sentimenti diversi, si è incontrata, ha pregato e si è raccontata»
«La gente che si è raccontata vedendo in quel segno ‘strano’ anche il dolore e la fatica di questi mesi che abbiamo vissuto e la voglia di riscatto. Ora, al di là di ciò che è stato, guardiamo alla bellezza di ciò che abbiamo vissuto.»