La terapia intensiva del Cotugno si svuota
La terapia intensiva del Cotugno si svuota.
Zero ammalati Covid19 nel reparto di rianimazione dell’Ospedale Cotugno di Napoli, centro di riferimento regionale in Campania per la lotta contro il Coronavirus.
Da quando è scoppiata l’epidemia a inizio marzo il Cotugno è stato sempre in prima linea. Qui sono arrivati i malati, si sono fatti i tamponi, sono state sperimentate le cure e si sono salvate tante vite umane, grazie al lavoro e allo spirito di sacrificio di medici e infermieri.
Da ieri, giovedì 14 maggio, il reparto di rianimazione, dove vengono portati i pazienti più gravi, non ha più ricoverati.
Le terapie intensive si sono svuotate, mentre aumentano di giorno in giorno le guarigioni. Anche nelle corsie, che hanno circa 200 posti letto, ci sono solo circa 20 pazienti ancora ricoverati e in buone condizioni. Segnali incoraggianti che fanno intravedere l’uscita dal tunnel, dopo due mesi di battaglie contro il Covid- 19. Qui tutti gli aggiornamenti sul Coronavirus.
Cura
Solo due giorni fa, il Cotugno è entrato a far parte del protocollo Plasmoterapia per la terapia del Covid-19.
La cura parte nel nuovo ambulatorio per i pazienti guariti da Covid-19, dove si seguirà chi non è più positivo e dove verranno arruolati i donatori su base volontaria.
Il plasma prelevato dovrà essere trattato e poi verrà infuso nei pazienti ancora positivi. I primi a donare sono stati i medici.
Possono donare plasma: soggetti guariti da infezione da Covid-19 (devono essere trascorsi almeno 14 giorni dai due tamponi negativi che ne hanno sancito la guarigione).
Soggetti che scoprono in seguito a prelievo sierologico di possedere anticorpi diretti contro il virus Covid-19.
A tutti i donatori verrà effettuato tampone di controllo e test sierologico atto a valutare se il titolo anticorpale è ritenuto sufficiente, oltre ovviamente a tutto lo screening classico ematologico e virologico.
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