La Valle Caudina è diventata rifugio di latitanti?

Redazione
La Valle Caudina è diventata rifugio di latitanti?

Valle Caudina. Non è la prima volta che un latitante eccellente trova rifugio in Valle Caudina e, probabilmente, non sarà neanche l’ultima.

La vicinanza con il napoletano ed il casertano e, allo stesso tempo la possibilità di passare inosservati, sono dei punti fondamentali per chi cerca di sfuggire alla giustizia e non può lasciare sguarnito il territorio di appartenenza.

La circostanza che Elefante, il 30enne tratto in arresto ieri a Montesarchio, accusato, tra le altre cose, di essere l’autista di un raid camorristico, sia stato subito individuato in tempo breve, segna un punto importante per le forze dell’ordine. Vuol dire che si sta monitorando con grande attenzione il territorio.

Certamente è necessario non abbassare la guardia e continuare ad avere una sorveglianza molto forte.

Altro discorso riguarda, invece, i rapporti tra le organizzazioni criminali locali e quelle dei territori limitrofi. Non sembra, in verità, che la cattura di Elefante rientri in questi rapporti. Del resto perchè attirare l’attenzione delle forze dell’ordine ospitando latitanti? Non è una politica saggia e non viene praticata.

I rapporti riguardano solo i loschi affari e poi ognuno è padrone a casa sua.