L’Avellino sconfitto a Messina per una rete a zero
L’Avellino sconfitto a Messina per una rete a zero. La 6ª giornata di campionato di Serie C girone C vede il Messina ospitare gli storici amici dell’Avellino. La partita si è conclusa con l’ennesima delusione biancoverde, per il risultato di 1-0 per gli ospitanti.
La beffa dell’ex
Dopo un buon inizio i Lupi si fanno beffare dall’ex Plescia, che incute timore all’Avellino. Prima occasione per l’Avellino al 5′ Sgarbi appoggia la palla al limite per Averla che libera il destro sul secondo palo, scheggia il legno ma si conclude con un nulla di fatto.
Bene l’Avellino nel primo tempo con tante occasioni costruite tramite una rete di passaggi atti a superare le linee. Il Messina, invece, più passivo cerca di tappare buchi e fermare l’avanzata biancoverde.
Dubbio enorme al 13′ quando Patierno si trova solo al centro dell’area, aspetta il rimbalzo e poi carica il destro. La palla viene bloccata da Manetta, centrale difensivo del Messina. Sgarbi e Patierno indicano il braccio, reclamano il rigore. Per l’arbitro Ancora di Roma è tutto regolare.
Si sveglia il Messina, occasione al 26′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo Ferrara tira al volo ma la palle s’infrange violenta sull’incrocio dei pali e rotola fuori. Bastano pochi secondi, nella stessa sequenza, sempre sul calcio d’angolo. Vincenzo Plescia mette la freccia e sigla il goal dell’ex. L’Avellino che fino a quel momento aveva avuto la meglio si ritrova ad inseguire i giallorossi. Il primo tempo termina con il risultato di 1-0 per i padroni di casa.
Secondo tempo grigio
Secondo tempo abbastanza grigio, il Messina tira su il muro per tutta la durata della seconda frazione difende i tentativi poco pericolosi dei Lupi in cerca del pareggio. All’86’ ancora un calcio d’angolo, Gori la tocca di testa e fa tremare il Messina, Fumagalli salva la porta. Dopo pochi secondi lo stesso Fumagalli si esalta e compie il miracolo su di un colpo di testa di Marconi che era andato a botta sicura.
Screzi fra Benedetti e Polito che vengono espulsi contemporaneamente, entrambe le compagini in 10 uomini. Avellino che addirittura finisce il match in 9 uomini dopo l’infortunio di Thiago Cionek dopo l’esaurimento dei cambi.Sono 8 i minuti di recupero assegnati dagli arbitri. L’arbitro Ancora decreta che la gara è finita e al Franco Scoglio di Messina l’Avellino ha perso di nuovo.
Ritornano le ombre fra i Lupi. Nonostante il buon inizio fra le fila biancoverdi, subito dopo il goal del Messina non c’è stata capacità di reazione. Prima sconfitta dell’era Pazienza dopo tre risultati utili di fila.
Semplice caduta o deve far paura? Una cosa è chiara, se l’Avellino vuole fare un campionato al vertice non può permettersi queste partite. Il fantasma di un campionato mediocre aleggia ancora in Irpinia.
Da segnalare la presenza di ben 500 tifosi Irpini che hanno superato lo Stretto per sostenere la squadra in questa sfida con gli storici amici Messinesi.
Le squadre in campo
MESSINA (4-3-3): Fumagalli; Lia, Ferrara, Manetta, Ortisi; Firenze, Frisenna, Scafetta; Emmausso, Plescia, Ragusa. A disp.: De Matteis, Pacciardi, Darini, Polito, Tropea, Luciani, Buffa, Cavallo, Zammit, Zunno, Di Bella. All.: Modica.
AVELLINO (3-5-2): Ghidotti; Cionek, Rigione, Benedetti; Cancellotti, Lores Varela, Palmiero, Armellino, Tito; Patierno, Sgarbi. A disp.: Pane, Pizzella, Mulè, Ricciardi, Maisto, Pezzella, Sannipoli, Tozaj, Gori, Marconi. All.: Pazienza.
ARBITRO: ANDREA ANCORA DI ROMA 1