Le 10 regole d’oro per investire in Borsa

Redazione
Le 10 regole d’oro per investire in Borsa

La Borsa è sempre stata un luogo, in senso fisico, ricco di fascino e di storie da raccontare. Tutti abbiamo sognato almeno una volta di investire in borsa e di guadagnare montagne di soldi. L’obiettivo di tutti è quello di far crescere il proprio capitale, magari in poco tempo, rischiando quanto meno possibile. Il fenomeno degli investimenti negli ultimi anni è aumentato soprattutto in periodi di crisi, in quanto la gente cerca metodi alternativi per far fruttare il proprio denaro. Investire in azioni in Borsa sta diventando la soluzione preferita di tante persone che vogliono crearsi un nuovo reddito grazie al facile accesso offerto dalle moderne piattaforme accessibili a tutti.

Ovviamente investire in borsa non è una cosa semplice in quanto non c’è alcuna garanzia che una azione possa crescere il suo prezzo, bisogna quindi conoscere le basi e soprattutto i rischi a cui si va incontro. Investire in azioni di borsa può essere molto rischioso o poco rischioso e la possibilità di perdere parzialmente o totalmente il proprio capitale è sempre presente.

Noi, però, grazie anche a questa guida per comprare e vendere azioni scritta per principianti, vogliamo elencarvi le dieci regole d’oro per investire in borsa.

Conoscere la Borsa

La borsa è un luogo immenso e conoscerla a fondo è ovviamente difficile. Ma, per cominciare, è indispensabile conoscere un po’ di cose che ruotano intorno a questo mondo. In primis la borsa valori, ossia il mercato organizzato e regolamentato in cui si acquistano e si vendono strumenti finanziari e valute. Gli strumenti finanziari (o titoli finanziari, o prodotti finanziari) sono obbligazioni e azioni. Le prime rappresentano debiti di istituzioni o di imprese. Le seconde rappresentano invece quote del capitale delle imprese quotate in borsa. Altri titoli quotati e scambiati in borsa sono i così detti derivati, come futures, opzioni e covered warrant. E poi ci sono gli Etf, e cioè quote di fondi indice scambiabili come fossero azioni.

I mercati

Oltre alla borsa bisogna conoscere il mercato in cui ci si muove reperendo notizie sui mercati italiani ed esteri. E’ bene, dunque, dare sempre uno sguardo ai quotidiani del settore per avere un quadro sempre più chiaro della situazione. È fondamentale, inoltre, informarsi sempre e comunque sul web e non solo.

Gli indici di Borsa

Molto importanti sono gli indici di borsa che sono di solito medie ponderate di un paniere di titoli che in quella borsa vengono trattati. Sono importanti essenzialmente per due motivi. Il primo è che rappresentano sinteticamente l’andamento di un mercato o di una parte di esso, e permettono di capire come stanno andando le cose quasi a colpo d’occhio.

Gli indici di borsa servono anche come punto di riferimento per valutare i risultati di una strategia di investimento o di una gestione di un portafoglio.

La quotazione

Quando si investe in borsa non si può non considerare la quotazione. Questa consiste nell’offerta al pubblico degli investitori dei titoli di una società che intende quotarsi in borsa, e cioè avere i propri titoli trattati regolarmente su quel mercato. E’ una operazione molto complessa per l’impresa, che solitamente si fa aiutare da un intermediario finanziario accreditato.

Prefissare gli obiettivi

Ogni investitore prima di mettere denaro sul “tavolo” deve imporsi degli obiettivi. Che sia acquistare un’auto nuova, avere i soldi per far studiare i figli o garantirsi una integrazione di reddito per la pensione. Idealmente, ogni obiettivo dovrà avere una sua asset allocation dedicata e che tenga conto anche dei diversi orizzonti temporali, definiti di volta in volta da quanto i singoli obiettivi saranno lontani nel tempo.

I rischi

Arriviamo al tasto dolente. I rischi legati all’attività in borsa sono ovviamente tanti. Il prezzo di un titolo azionario, ad esempio, varia nel tempo molto di più di quello di una obbligazione. Se si considera il portafoglio di investimento e non il singolo strumento, esistono modi di far convivere strumenti diversi, alcuni anche piuttosto rischiosi, in modo da ridurre il rischio complessivo dell’investimento.

Le strategie

Non può esserci un investimento senza una vera e propria strategia, da elaborare studiando e apprendendo dalla tecnica di individuare gli obiettivi generali e finali di una guerra o di un ampio settore di operazioni, di elaborare le grandi linee di azione, predisponendo i mezzi per conseguire la vittoria (o i risultati più favorevoli) con il minor sacrificio possibile, sia dalla teoria dei giochi in applicazioni statistiche.

Prese assieme definiscono bene cosa deve fare chi vuole investire con successo sui mercati finanziari. O meglio, potendo sperare in un successo, visto che di certezze sui mercati difficilmente se ne trovano.

Prevedere gli imprevisti

Non è semplice, ma per avere successo c’è bisogno di prevedere gli imprevisti che sono sempre dietro l’angolo. Quindi è meglio investire solo il denaro che per cui si può ragionevolmente credere di non avere bisogno per l’orizzonte temporale dell’investimento. Un principio che vale per l’investimento in generale, ma soprattutto per gli strumenti il cui valore (la quotazione del titolo in borsa) cambia di più nel tempo.

Imparare dagli errori

Nella borsa gli errori non sono sempre negativi. Se si segue una strategia con metodo, se si applicano gli stop loss, non si compieranno errori particolarmente gravi.  Gli errori sono parte integrante del trading di borsa, anche il più grande analista di questo mondo sbaglia, bisogna analizzare i perché degli sbagli e imparare dagli errori commessi.  In questo modo una piccola perdita può diventare un buon investimento per il futuro.

Tagliare le perdite

Questa è forse la regola più conosciuta e sicuramente più importante per chi investe in borsa. Fattore indispensabile per l’applicazione di questa regola è l’individuazione, immediatamente dopo l’acquisto, dello stop loss cioè di quanto si è disposti a perdere su quell’investimento (tenere conto nel determinarlo dell’escursione media giornaliera del titolo). L’applicazione fredda e sistematica, ancorché dolorosa, dello stop loss ci preserverà da ingenti perdite che renderebbero sempre più traumatica la vendita, congelando capitali che potrebbero essere investiti meglio altrove.