Le camminatrici del Partenio e la buona tavola

Redazione
Le camminatrici del Partenio e la buona tavola
Le camminatrici del Partenio e la buona tavola. Le camminatrici non si arrendono. Anzi, il caldo torrido è l’occasione per trovare un po’ di refrigerio lungo i sentieri che portano in montagna. La

Le camminatrici del Partenio e la buona tavola. Le camminatrici non si arrendono. Anzi, il caldo torrido è l’occasione per trovare un po’ di refrigerio lungo i sentieri che portano in montagna. La nostra catena montuosa nasconde tesori che scoprirli riempiono di gioia gli occhi e il cuore. Zaino in spalle e si parte alla riscoperta di luoghi meritevoli però di maggiore attenzione da parte delle autorità preposte alla tutela e allo sviluppo.

Si può mai immaginare che un gruppo di circa venti piante di Agrifoglio, il c.d. “Cirifuoglio” hanno formato un unico albero gigantesco? Un capolavoro naturalistico di rarità e bellezza. Però, chi non vuole affaticarsi troppo, la salita per l’eremo di San Biagio è l’ideale per rispettare una tradizione che ha accompagnato la gioventù di ognuna di noi.

Donne

Siamo donne ed è inevitabile che le camminate sono l’occasione per riscoprire anche le tradizioni culinarie che il territorio offre con i suoi prodotti naturali. I castagneti del Partenio rappresentano l’emblema della tradizione culturale della nostra comunità locale. E le castagne rappresentano  le “regine” incontrastate delle nostre tavole imbandite non solo nelle ricorrenze canoniche… il Sud è anche questo.

Bontà culinarie

Non è difficile raccogliere gli asparagi selvatici, i cosiddetti “bidigagl” e inventarsi una ricetta per esaltarne il sapore Esaltazione del gusto sono i piatti preparati con i funghi porcini, quelli con il cappello nero che chiamiamo “cap nir”, così come i “vinuozzi e uov” più conosciuti come ovuli. A noi piace unire camminate e tavolate perché la riscoperta dei sapori in convivialità aiuta a rafforzare il senso e sentimento di appartenenza ad un territorio e, prenderne in carico il valore è un modo per riconoscerne la risorsa, preziosa e da curare. Acquisire coscienza dei luoghi porta ad averne cura e, quindi, impariamo a conoscerli e curiamoli.

Anna Maria e tutte le camminatrici