Le dimissioni di Teti e le altre reazioni alle elezioni
Le dimissioni di Teti e le altre reazioni alle elezioni. Non mancano le reazioni politiche in Valle Caudina dalle elezioni amministrative che si sono svolte domenica tre e lunedì quattro ottobre.
Le dimissioni di Teti
La schiacciante vittoria del sindaco di San Martino Valle Caudina, Pasquale Pisano, ha portato ad una sorta di terremoto nel circolo del partito democratico Martino Vellotti.Questa mattina, tramite un manifesto, il segretario del circolo, il professore Giovanbattista Teti ha annunciato le dimissioni dall’incarico.
Il circolo si era schierato, apertamente. a favore della candidatura di Aniello Troiano. Lo stesso Teti si era fatto promotore di un’iniziativa molto forte contro il primo cittadino uscente.
Dopo la partecipazione del consigliere regionale, Maurizio Petracca ad una manifestazione elettorale di Pisano, aveva scritto al segretario nazionale del Pd Enrico Letta.
Per tutta risposta, il commissario provinciale del partito aveva informato che la partecipazione di Petracca era più che legittima, visto che il sindaco Pisano risultava regolarmente iscritto al partito.
Il vincitore delle amministrative
Del resto, anche in Valle Caudina il vincitore delle elezioni amministrative è proprio Petracca. Rotondi, San Martino Valle Caudina e Roccabascerana hanno visto trionfare persone a lui molto vicine.
Non sembri peregrino prevedere che, a breve, anche Cervinara cercherà di balzare sul carro dei vincitori. Anche se appare difficile che possa riuscire questo ennesimo salto della quaglia.
All’orizzonte, però, ci sono le elezioni provinciali e, a differenza del passato, certe posizioni non sono per nulla scontate. Probabilmente, anche a palazzo Caracciolo si apre un nuovo capitolo per la Valle Caudina. Lo scopriremo il prossimo 18 dicembre, data in cui ci saranno le elezioni provinciali.
Al voto 1.400 amministratori
Ricordiamo che il presidente della Provincia e i consiglieri provinciali vengono eletti dai sindaci e dai consiglieri comunali di tutta la provincia. Si tratta di un’elezione indiretta che doveva essere transitoria ed è diventata strutturale.