Le vacanze al mare al tempo del Coronavirus

Redazione
Le vacanze al mare al tempo del Coronavirus
Valle Caudina:le vacanze dei ragazzi al tempo del covid

Le vacanze al mare al tempo del Coronavirus.Sarà un’estate diversa da come l’abbiamo sempre vissuta, quella del 2020.

Accantonate tutte le vecchie abitudini che caratterizzavano la bella stagione, sulle spiagge italiane ai tempi del  Coronavirus questa volta bisognerà attenersi a uno specifico protocollo stilato dall’Istituto superiore di Sanità e dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell’Inail.

Ogni misura servirà a contenere, nel miglior modo possibile, la diffusione del contagio.

Ai singoli Comuni delle località balneari viene chiesto di fare registrare i cittadini con l’uso di un’app, soprattutto per quanto riguarda le spiagge più affollate.

Dovranno poi essere osservate le distanze di sicurezza: questo significa 5 metri tra file di ombrelloni e 4,5 metri tra ombrelloni della stessa fila.

Distanziamento sociale anche in acqua. Sarà richiesta la distanza di almeno 2 metri tra sdraio e lettini dall’ombrellone più vicino.

Saranno inoltre vietate le attività ludico-sportive. Le piscine rimarranno chiuse, come spiegato da Repubblica e, ogni bagnante, seguendo percorsi studiati appositamente per mantenere il distanziamento con gli altri turisti, dovrà indossare la mascherina finché non arriverà al proprio ombrellone.

Per la ristorazione varranno esattamente le stesse regole già applicate per tutti i bar e i locali. Se gli spazi lo consentono, i clienti potranno sedersi e consumare i pasti serviti dagli stabilimenti direttamente al tavolo. In caso contrario, scatterà il servizio d’asporto, per cui i turisti saranno invitati a mangiare e bere presso la propria postazione.

Ogni territorio adotterà misure ad hoc per evitare assembramenti, come il Lazio, che sta pensando a braccialetti elettronici da far indossare ai clienti, per inviare un allarme lì dove c’è pericolo di eventuali assembramenti.

Prevista, nella stessa regione, anche un’app per poter prenotare la prima postazione disponibile. In Liguria si punta a inserire nello staff di ogni stabilimento degli steward che controllino il flusso in entrata e in uscita.