L’intervento del senatore Matera sulla legge di bilancio
L’intervento del senatore Matera sulla legge di bilancio. Appassionato intervento quello posto in essere nella mattinata odierna, in Senato, dal Senatore Domenico Matera nel contesto della discussione relativa all’approvazione del disegno di legge di Bilancio.
I provvedimenti per il caro bollette
“La prima legge di Bilancio – come sottolineato da Matera – di un Governo finalmente eletto e finalmente legittimato dal voto democratico dei cittadini”.
Un provvedimento che contiene “importanti provvedimenti a favore delle famiglie, delle imprese e delle categorie più deboli – ha sottolineato ancora Matera all’Assemblea – impegnando oltre 21 miliardi di euro, ben due terzi dell’intera Manovra, per fronteggiare la crisi dell’energia e il caro bollette”.
Un provvedimento che contiene “importanti provvedimenti a favore delle famiglie, delle imprese e delle categorie più deboli – ha sottolineato ancora Matera all’Assemblea – impegnando oltre 21 miliardi di euro, ben due terzi dell’intera Manovra, per fronteggiare la crisi dell’energia e il caro bollette”.
Tagli agli oneri improduttivi sulle bollette, aiuti alle imprese, bonus sociale con Isee fino a 15mila euro, reintroduzione dei voucher, aumento del bonus psicologico, possibilità di rinegoziare i mutui passando dal tasso variabile al fisso, aumento della tassa sugli extraprofitti delle aziende energetiche: questi alcuni dei punti che saranno introdotti dalla Manovra, “solo la prima – ha ricordato il parlamentare caudino – di una lunga serie di leggi di Bilancio che il Centrodestra ed il Governo Meloni adotteranno negli anni a venire, sempre a favore della nostra cara Italia”.
In appendice Matera ha richiamato ad un auspicio di coesione nazionale
“Ci sono famiglie, messe allo stremo da questi anni difficili tra pandemia, guerra, caro materiali e caro energia. Un coacervo di problematiche che hanno portato gravi disagi e messo a dura prova anche il comparto lavorativo ed economico.
Mi sento, pertanto – la conclusione – di esprimere sentimenti di condanna e delusione verso quelle forze politiche che, per mero calcolo sondaggistico elettorale, dopo una cocente bocciatura nelle urne, si affannano ad organizzare manifestazioni di piazza tese esclusivamente a cavalcare e strumentalizzare l’onda del disagio e della difficoltà delle persone, tentando di utilizzarla come strumento di pressione politica sul Governo”.