Lo festeggiano per aver avuto gli arresti domiciliari ed i carabinieri lo riportano in carcere
Ad incastrarlo le immagini diffuse su TikTok

Lo festeggiano per aver avuto gli arresti domiciliari ed i carabinieri lo riportano in carcere. I Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita hanno dato esecuzione ad una ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Benevento che ha applicato la custodia in carcere nei confronti di un soggetto – già noto alle forze dell’ordine – responsabile del reato di evasione dagli arresti domiciliari.
Le indagini hanno avuto origine in seguito alla diffusione, sulla piattaforma social TikTok, di diversi video che ritraevano una festa privata tenutasi nei giorni scorsi presso l’abitazione dell’uomo, in occasione della sua uscita dal carcere beneficiando della meno afflittiva misura cautelare degli arresti domiciliari.
Tra i contenuti pubblicati anche quelli postati da un noto cantante neomelodico, presente all’evento, che ha condiviso sul proprio profilo ufficiale le immagini della serata.
Gli accertamenti effettuati dai militari hanno permesso di appurare che la festa, tenutasi nel parcheggio antistante l’appartamento di residenza, era stata organizzata dai familiari proprio per celebrare il rientro dell’uomo presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.
Tuttavia, dai video analizzati è emersa la presenza del reo e di numerosi partecipanti non autorizzati, in violazione delle prescrizioni imposte dalla misura restrittiva. Ulteriori elementi raccolti nel corso delle indagini hanno confermato che il soggetto si era allontanato arbitrariamente dal proprio domicilio.
A seguito delle risultanze investigative, il soggetto è stato condotto presso la Casa Circondariale di Benevento, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria ed ora dovrà anche rispondere del reato di evasione.
Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, ed i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.