Malore alla guida: auto contro un albero, muore ex carabiniere
Malore alla guida: auto contro un albero, muore ex carabiniere. Malore alla guida e l’auto si accartoccia contro un albero: l‘ex carabiniere muore all’ospedale. Non ce l’ha fatta, purtroppo l’uomo che era rimasto coinvolto in un incidente a Urbisaglia, in provincia di Macerata.
Il 94enne è morto all’ospedale regionale di Torrette. Si tratta di un 94enne, vedovo, pensionato ed ex appuntato dell’Arma dei Carabinieri, che questa mattina era alla guida della propria autovettura Alfa 33 sulla SP78 “Picena”.
Verosimilmente a seguito di un malore, ha perso il controllo dell’auto, che uscita di strada finendo per accartocciarsi contro un albero. A seguito del violento impatto, il conducente dell’autovettura è rimasto incastrato all’interno dell’abitacolo e liberato a seguito di intervento dei Vigili del Fuoco di Macerata.
Trasportato in elimabulnaza all’ospedale di Torrette, è purtroppo morto poco dopo per le lesioni riportate. Sul posto, per gli accertamenti di rito, sono intervenuti i carabinieri di Urbisaglia.
Moda: Marche portano 100 aziende al Micam di Milano
Le Marche portano oltre 100 imprese al Micam, salone internazionale della calzatura, che si svolge dal 19 al 21 settembre nei padiglioni di Fiera Milano Rho, confermandosi il motore del settore.
“Il nostro distretto – sottolinea Valentino Fenni, presidente dei calzaturieri di Confindustria Centro Adriatico e vicepresidente di Assocalzaturifici – è un unicum, lo sappiamo ma spesso lo dimentichiamo.
La qualità della manifattura non ha eguali, ma non possiamo dimenticare che il Covid ha fiaccato un settore già in crisi. L’investimento di un brand del lusso come Fendi; che ha annunciato centinaia di assunzioni nel nuovo stabilimento di Fermo, è una certezza; ma l’aumento delle materie prime e dei costi fissi come l’energia ci preoccupano”.
“I numeri della fiera, che conta più di 600 espositori da tutto il mondo, – ricorda Fenni – dimostrano che il sistema sta lentamente tornando ai livelli pre-Covid. Rispetto a settembre 2020 l’aumento dei partecipanti fermani è del 50%.
I dati macro economici confermano una crescita dell’export del calzaturiero.
È evidente che rispetto ad altri settori, – commenta ancora – il calzaturiero marchigiano soffre ancora, con il suo +12% rispetto a mobile e meccanica che hanno avuto una crescita del 40%. Per questo, serve un supporto continuo a livello regionale e nazionale”.
“Siamo pronti. E’ un intenso lavoro, – conclude Fenni – abbiamo passato le ultime settimane a creare nuovi modelli, migliorandoli, cambiando dettagli, modificando pellami e particolari per seguire anche le ultime tendenze sulla sostenibilità”.