Medico di base, l’ASL riconosce la carenza per Rotondi?

Redazione
Medico di base, l’ASL riconosce la carenza per Rotondi?
Giovedì 12 ottobre visite alla vista gratuite disposte dell'Asl Avellino

Rotondi. Abbiamo informato con continuità i cittadini sulle nostre iniziative a fronte del declino del servizio di medicina di base. Proseguendo l’interlocuzione con la ASL Avellino abbiamo appreso di novità che riportiamo. Se confermata (non abbiamo ancora Atti formali in merito, ma la fonte è di prima mano), è decisamente importante la notizia che il Comitato aziendale della ASL Avellino ha individuato una carenza assistenziale (parliamo di medicina generale) per Rotondi (e non solo). Sarebbe imminente il passaggio al livello regionale e si dovrebbe – tempo però alcuni mesi – arrivare ad una nuova nomina.

Nessuna illusione ci è consentita, stante lo scenario in materia di assistenza sanitaria. Tuttavia, riteniamo importante dare, con immediatezza, notizia di fatti che vanno nella direzione auspicata. Ovviamente appena in possesso di Atti formali, ne daremo diffusione ampia.

Sul fronte invece dei servizi erogati a Cervinara da quello che un tempo era Distretto, poi ridotto a Presidio e poi a semplice struttura di area di base la situazione è in peggioramento costante, nel silenzio dei Sindaci della Valle incapaci di iniziative (figurarsi  efficaci).

Dopo Urologia, Cardiologia, Ginecologia, Farmacia oncologica anche per la Dermatologia si chiudono i battenti. Gli sforzi e l’impegno del personale dell’ufficio di Cervinara, per quanto importanti, non sono sufficienti. L’atteggiamento della Direzione aziendale di Avellino è di semplice e brutale inazione e, a nostro parere, solo una forte attenzione dibattimentale, stimolata e sostenuta dall’iniziativa popolare, e quindi dalla politica locale (per quanto marginale), può invertire la tendenza alla sostanziale  riduzione della qualità del servizio sanitario in Valle.

L’invito ai Sindaci a fare fronte comune seriamente e con efficacia è necessario, ma riteniamo che non sia sufficiente e invitiamo pertanto associazioni e cittadini a mobilitarsi per difendere un bene primario che è di tutti.
Terramia