Messaggio di morte all’ex moglie, ti ucciderò con 20 coltellate
Messaggio di morte all’ex moglie, ti ucciderò con 20 coltellate. Sarà interrogato nelle prossime ore il 44enne di Caserta accusato di maltrattamenti nei confronti dell’ex moglie. Nei confronti dell’uomo è stato disposto il divieto di avvicinamento a causa dei diversi comportamenti vessatori alcuni sfociati in vere e proprie minacce.
Le minacce di morte
Agli atti anche gli audio di Whatsapp come quello in cui l’indagato minacciò di morte l’ex consorte: “Ti ucciderò con 20 coltellate”. Alcuni messaggi minatori sono stati inviati anche al nuovo compagno della donna: “Chiattone stai attento che ti sgonfio. Ti incendio a te ed il locale”.Nella denuncia la donna ha fatto riferimento anche a un’aggressione a sfondo sessuale.
Valle Caudina: avvocati a caccia del posto fisso
Avvocati a caccia di un lavoro nella Pubblica amministrazione. Il bando di concorso in scadenza oggi per assumere 8.171 addetti da destinare all’Ufficio del processo dovrebbe totalizzare, secondo fonti del ministero della Giustizia, circa 80mila candidature.
Gli avvocati cercano il posto fisso
Molte di queste domande proverrebbero proprio da avvocati pronti a riciclarsi nel settore pubblico. A spingerli verso la Pa sono i redditi in calo (oltre la metà degli avvocati in circolazione guadagna meno di 30 mila euro l’anno) e la troppa concorrenza.
Risultato? L’effetto Pnrr, per via delle assunzioni previste nell’ambito della giustizia, rischia di tradursi in una valanga di cancellazioni dalla Cassa forense. Solo l’anno scorso se ne sono andati in 5800 (nel 2019 avevano salutato in poco più di 5mila).
Non solo il settore giudiziario, negli anni scorsi molti avvocati hanno scelto di insegnare. Una tendenza moto forte in Valle Caudina dove negli ultimi 25 anni si è avuto un boom, di lauree in Giurisprudenza. Tanti giovani sono rimasti attatti dalla libera professione ed hanno tentato di aprire un proprio studio.
Questo, però, solo dopo aver fatto una lunga gavetta presso gli studi con avvocati che vantano una lunga esperienza. Ora, però, troppe persone hanno dovuto rinunciare e puntano ad entrare nella pubblica amministrazione. Vale anche la pena sottolineare i troppi avvocati per un bacino di popolazione molto limitato.
L’abbandono dei giovani
Così, molti giovani hanno deciso di lasciare la libera professione per uno stipendio sicuro nella pubblica amministrazione. A quanto pare, oltre che pochi giovani, resistono solo gli studi tradizionali.
Non si tratta di una tendenza solo caudina. I numeri della Cassa Forense parlano chiaro, le cancellazione significano che tanti avvocati hanno scelto di fare altro. Sembra tramontare, almeno per il momento, il sogno di avere un figlio avvocato. Nessuno avrebbe mai immaginato che anche gli avvocati potessero diventare precari.