Michele Stanzione raccoglie la bellezza dei geositi del Parco del Taburno- Camposauro
Michele Stanzione raccoglie la bellezza dei geositi del Parco del Taburno- Camposauro. Immagini nette, pulite e senza indugi, colgono il “segno”, tracciano, raccontano una storia fatta di luoghi e di paesaggi nei vari aspetti della natura, del tempo lontano ma presente che rasserena: sono queste la parole utilizzate dalla curatrice Rosanna De Cicco per presentare la mostra fotografica dal titolo “GeoArt che sarà inaugurata il giorno 15 aprile fino al 25 aprile nello scenario suggestivo del Museo del Sannio a Benevento.
La bellezza dei geositi
L’obbiettivo dell’artista internazionale Michele Stanzione ha catturato la bellezza dei Geositi del Parco Regionale del Taburno-Camposauro. Un progetto realizzato su commissione dell’Ente Regionale impegnato a portare avanti la candidatura Unesco Global GeoPark.
18 siti fotografati, 100 cartelle a tiratura limitata con 9 prove d’autore uniche in bianco e nero che raccontano il rapporto complicato ed eterno tra uomo e natura. Il percorso ha inizio nel chiostro di S. Sofia si entra attraverso la prima porta, nella sala dei togati ora sala “Meomartini “ dove il visitatore verrà accolto da un’installazione che racconta la materia.
“Tutto – ha spiegato il presidente dell’Ente Parco Costantino Caturano – è curato nei minimi dettagli: una video art mostrerà ai visitatori come interagire con l’opera. Ci sono “scatti” di grande bellezza naturale che esaltano architetture e paesaggi presenti nell’area protetta, e con cui l’artista ha reso perfettamente riconoscibile il suo sguardo su questi luoghi che si apprestano a diventare patrimonio UNESCO.
Il grande fotografo, Mario Giacomelli, diceva che ‘’la fotografia è una cosa semplice, a condizione di avere qualcosa da dire” e dietro le fotografie gioiose e al tempo stesso malinconiche di Michele Stanzione ci sono tante storie da poter scoprire”.
C’è orgoglio nelle parole dell’artista che ha sottolineato: “quanto importante possa essere la fotografia per promuovere un territorio ricco di fascino come quello del Taburno-Camposauro. La mostra avrà lo scopo di affascinare, raccontare ma anche portare fuori le bellezze dell’area protetta. Invito le persone a partecipare per ammirare il patrimonio geomorfologico di cui spesso si è spettatore distratti. E’ arrivato il momento di fermarsi per osservare lo spettacolo che si staglia dinanzi ai nostri occhi. E la fotografia serve a questo: fermarsi