Minacce di morte a Bray e Verdile
Valle Caudina. Ci sono notizie che non vorresti mai dare. Ieri, alla sede del quotidiano Il Mattino a Napoli, sono state recapitate due lettere anonime indirizzate all’onorevole Massimo Bray, già ministro ai beni culturali, e alla giornalista e docente Nadia Verdile. Dentro si leggeva la stessa frase: “Lasciate stare Carditello altrimenti siete morti”. Frasi che i Carabinieri, che indagano sul caso, hanno giudicato molto attendibili. Noi, come Il Caudino on line, esprimiamo la massima solidarietà sia a Bray che alla Verdile. Ai quali ci legano sentimenti di amicizia ed esperienze comuni. Siamo con loro e sappiamo che la cultura vincerà sempre. Proprio venerdì scorso, i due sono stati ospiti di Percorsi Caudini, al castello archeologico del Sannio Caudino, a Montesarchio, per presentare il libro di Nadia Verdile sulla reggia di Carditello. E’ stata una bellissima esperienza e, visto, che Percorsi Caudini, è una rassegna organizzata dal nostro Peppino Vaccariello e da Pellegrino Giornale, che anche lui spesso collabora con noi, abbiamo chiesto una riflessione su quanto sta accadendo proprio a Vaccariello.
“Le cose che colpiscono subito di Nadia Verdile, sono la gentilezza, il sorriso solare, la passione e la testardaggine. Sono tratti che ha scolpiti sul suo viso franco. La gentilezza diventa merce sempre più rara al giorno d’oggi e Nadia, da quando ci siamo conosciuti, prima a telefono e con messaggi, poi venerdì scorso di persona, non ha mai smesso di ringraziarci. Ringraziamenti che mi hanno messo in grande imbarazzo perché dovevamo essere noi a farli a lei, perché aveva accettato l’invito di presentare a Percorsi Caudini, la rassegna letteraria, che io ho ideato e dirigo con Pellegrino Giornale, il suo bel libro sulla Reggia di Carditello. Non solo, era riuscita a portare come ospite l’ex ministro ai beni culturali Massimo Bray ed il responsabile della redazione di Caserta de Il Mattino, Aldo Balestra. Aldo è un mio grande amico, per me è una sorta di maestro e spesso gli chiedo consigli e suggerimenti. Ed è stato lui a suggerirmi di presentare il libro della sua collaboratrice. Insieme, Aldo e Nadia, hanno dato vita ad una battaglia giornalistica, una battaglia civile, per strappare la reggia di Carditello all’abbandono e per fare in modo che non fosse acquistata dai privati. Una battaglia che ha sposato Massimo Bray da ministro ed, infatti, è stato proprio il Mibac a ricomprare questo monumento borbonico di grande pregio. Per noi di Percorsi Caudini, nonostante il malore che ha colpito Bray, che si è rimesso presto, per fortuna. e nonostante il pomeriggio da tregenda per le condizioni atmosferiche, venerdì sei febbraio è stata una bellissima giornata. La nostra rassegna ha compiuto un anno e, per l’occasione, siamo riusciti ad avere il placet dalla sovrintendenza ai beni archeologici di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno, per presentare il libro nella sede del museo archeologico del Sannio Caudino, a Montesarchio. C’era tanta gente, venuti ad ascoltare questa straordinaria storia di coraggio. Ricordiamo che Bray dallo scorso anno, si trova sotto scorta quando viene in Campania, sempre a causa di Carditello. I nostri ospiti sono stati bravissimi ed appassionanti. Tra il pubblico, ho notato un gruppo di ragazzi, mi sono avvicinato ed ho chiesto da dove arrivavano. Con grande stupore mi hanno detto che venivano da Caserta ed erano studenti del liceo scientifico, dove Nadia insegna lettere. L’avevano seguita sino da noi nella Valle, anche perché dovevano visitare il museo e la mostra Rosso Immaginario, che io non mi sono mai stancato di raccomandare a Nadia. Poi, sempre nel corso della presentazione, la soprintendente Campanelli ha annunciato il ritorno del vaso di Asteass e la sistemazione nella torre. Era il colpo a sorpresa, che avevano riservato, approfittando della presenza di un ospite tanto importante per la cultura italiana, come Massimo Bray, perché siamo convinti che la promozione delle nostre eccellenze artistiche e culturali siano essenziali per lo sviluppo della Valle Caudina. Per tutto il tempo che Nadia è stata ospite al castello, al nostro museo, i suoi occhi si illuminavano continuamente. La prof, la giornalista, non riesce a nascondere le emozioni, l’amore per la bellezza, la sua passione per i beni artistici. E, così, anche se avevamo avuto solo rapporti telefonici, ho avuto modo di conoscere una persona straordinaria. Una di quelle persone di cui il nostro paese ha grande bisogno. La passione nell’insegnamento era dimostrata dalla presenza di quei ragazzi, che in un pomeriggio di tregenda, e noi sappiamo come piove in Valle Caudina, hanno lasciato Caserta per seguire la loro prof. La passione giornalistica e civile, invece, era testimoniata dalle pagine del suo bel libro e dalla campagna che ha portato avanti su Il Mattino di Caserta. E la passione per la bellezza e la cultura non le riusciva a nascondere. Io, a volte sono molto fastidioso, e, ripetutamente, ho invitato Nadia a tornare quando il Ratto d’Europa verrà riportato a Montesarchio. E lei mi ha promesso di esserci e farà in modo che ci sia anche Bray. Il tutto avverrà nel mese di maggio, mancano pochi mesi ed io sono certo che per maggio, le forze dell’ordine identificheranno ed assicureranno alla giustizia quei vigliacchi che minacciano i nostri amici che si sono innamorati della Valle Caudina. Ho effettuato un giro di telefonate, appena ho saputo la notizia, e tutti quelli che erano presenti venerdì sera, a cominciare dal sindaco di Montesarchio, Franco Damiano, esprimono la massima solidarietà e vicinanza a Massimo Bray e a NadiaVerdile. Ma il mio pensiero va soprattutto a Nadia, a questa splendida persona, a questa donna gentile, che nessuna vile minaccia ridurrà mai al silenzio. Ed allora, Nadia ti abbraccio con tutto il mio affetto e ti dico vai avanti, io sono con te”.
Peppino Vaccariello