Modesta guida per interessati lettori (caudini e non solo)
Lo confessiamo: credevamo non fosse necessario. A tre mesi dal lancio del sito ilcaudino.it, però, ci teniamo a pubblicare una piccola guida su come leggere le notizie che quotidianamente pubblichiamo. No, evitiamo di incensarci. Una cosa, però, la possiamo dire: il successo del sito testimonia che anche in Valle Caudina è possibile fare un’informazione diversa, attenta, mai schierata ma che non ha paura della polemica e di stimolare chi governa o, a vario titolo, occupa ruoli di responsabilità. Ecco dunque la breve guida destinata ad una piccolissima schiera di lettori “prevenuti”.
1. Il Caudino.it non pubblica comunicati stampa. Se li volete leggere avete solo l’imbarazzo della scelta. Se qualche comunicato passa è perché i redattori ritengono valida la notizia o l’informazione.
2. Pubblichiamo notizie, informazioni di servizio, commenti e polemiche. Sempre firmati, perché il lavoro di un giornalista va riconosciuto. Se manca la firma, significa che è un’agenzia di stampa o, più semplicemente, una informazione “già in circolazione”. Se non vi piacciono le notizie, avete la possibilità di scegliere altro: il web è bello perché libero.
3. Telefonare ai giornalisti paventando velate minacce non fa dell’autore un uomo migliore, ma rivela solo un po’ di pusillanimità. Fino ad oggi abbiamo evitato di renderle note. Da questo momento non sarà più così: ognuno si assumerà le proprie responsabilità.
4. I giornalisti del Caudino vivono in una comunità. Ecco perché hanno amici, parenti, conoscenti e rapporti vari. Accusarli di essere di parte solo perché “un articolo” non ci piace dimostra poca maturità (e anche un basso grado di cultura).
5. Non vi piace un nostro articolo? Ohibò: fatecelo sapere! Scrivete, mandate mail. Saremo pronti a rispondere ad ogni rimostranza. Ad una sola condizione: l’educazione.
6. Prima di risentirvi per una notizia o un commento, ci preme darvi un suggerimento: leggetelo bene. Magari il pezzo non è riferito a voi.
7. Che voi siate preti, imprenditori, politici o cittadini qualunque avete le porte della redazione aperte. Non serve chiamare “l’amico” dell’amico per farci sapere che proprio quell’articolo vi è andato di traverso.
Chiudiamo con una citazione di uno che il mestiere di giornalista lo sapeva fare bene: “Se i miei articoli piacessero a tutto comincerei a preoccuparmi per due motivi: o non ho scritto nemmeno una notizia; oppure nessuno mi legge”.
Angelo Vaccariello
@angelismi