Mondo digitale, attenzione e comprensione sempre più basse

Utenti digitali sempre meno attenti e analfabeti digitali. Ma con lo smart working ci si concentra e si produce di più

Redazione
Mondo digitale, attenzione e comprensione sempre più basse

La durata media dell’attenzione umana si è ridotta a soli 8,25 secondi, fenomeno facilmente imputabile all’uso costante e continuo di smartphone e social, che propongono contenuti più brevi e in rapida successione. A farne le spese è la capacità di concentrazione, arrivando al paradosso per cui siamo sempre connessi, ma non sempre presenti e in grado di interpretare ciò che vediamo.

Dallo scroll inarrestabile dei video di TikTok ai suoni continui delle notifiche, che distolgono da altre attività, le nostre abitudini digitali plasmano il nostro modo di pensare, di leggere, comprendere e interagire con gli altri. Si mette in atto un circolo vizioso che vede l’adeguamento dei contenuti proposti: titoli brevi, d’effetto e acchiappa click, il successo dei reel o storie di poche manciate di secondi su ogni tipo di piattaforma. Il risultato è un cane che si morde la coda.

Alla stessa logica rispondono gli Shorts di Youtube. Si tratta di brevi clip, con orientamento verticale, durata massima un minuto. La piattaforma consente di utilizzare tools, effetti speciali, filtri e didascalie per creare e personalizzare. Anche nell’ambito del gaming, lo sviluppo e il successo dei giochi rapidi, risponde a esigenze di velocità e ripetitività, che producono soddisfazione e voglia di continuare. Più veloci delle slot machine, tra i quick games più famosi troviamo Aviator e Spaceman, disponibili su diversi casinò online italiani. Offrono esperienze di gioco con esiti immediati, semplici e senza complicazioni per un piacere flash ma coinvolgente.

Molti italiani analfabeti funzionali

La soglia dell’attenzione sempre più bassa si accompagna anche all’analfabetismo funzionale che, in base a un rapporto dell’Ocse, è un fenomeno degno di attenzione nel nostro Paese. Secondo i dati raccolti, l’Italia è tra gli ultimi posti per quanto riguarda la comprensione del testo con una media di 245 punti, rispetto alla media Ocse di 260 punti. Anche la capacità di calcolo, con 244 punti pone il nostro Paese al di sotto della media; ancora peggio quella di risoluzione dei problemi, con 231 punti degli italiani, rispetto ai 250 della media.

Le competenze digitali non sembrano aumentare di pari passo con il maggiore uso di Internet. Infatti sebbene l’utilizzo del web negli ultimi 10 anni sia passato dal 76 al 93%, le competenze digitali non sono migliorate, in particolar modo nelle fasce d’età avanzate.

Smart working, produttivo e salva borghi

Il generale calo dell’attenzione non sembra avere impatto su chi utilizza i dispositivi digitali per svolgere la propria attività lavorativa. Da alcune ricerche è emerso che lo smart working aumenta la concentrazione e di conseguenza la produttività. Tra i motivi vi è la mancanza di distrazioni legate all’ambiente lavorativo, come le chiacchiere tra colleghi, le telefonate, le richieste dei superiori. La possibilità di avere uno stile di vita migliore, con un bilanciamento tra lavoro e vita privata più equo, ha portato a effettuare una stima dei lavoratori da remoto in aumento del 5%, per il 2025.

Lo smart working può essere una risorsa non solo per le aziende e per i singoli lavoratori, ma anche per il territorio. Nei luoghi in cui è in atto da decenni un processo di spopolamento, come in alcuni paesi della Valle Caudina, l’innovazione digitale può essere un vettore di sviluppo. Ma la componente tecnologica ha bisogno di capitale umano, e qui nasce la proposta di fare dei piccoli piccoli comuni della valle, in via di desertificazione, un territorio di smart working, ripopolamento e crescita.

Il fenomeno avviato dalla pandemia, con il ritorno a casa di molti lavoratori trasferitisi fuori regione, ha messo in evidenza la possibilità di poter scegliere volontariamente uno stile di vita diverso, che può essere alla base del rilancio demografico e di un nuovo sviluppo dei piccolo borghi a rischio.

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