Monolocale bruciato a Rotondi: incendio doloso?
Rotondi. E’ poco più di uno sottoscala, il monolocale distrutto dal fuoco nella notte a via Caudina.
Si tratta di una stanza di una trentina di metri quadrati più un piccolo bagno.
Niente di eccezionale, ma sufficiente a dare ospitalità, a fornire un tetto a due fratelli che dalla vita non hanno mai avuto nulla.
Li conoscono tutti: sono i fratelli Guarino. Uno si trova ricoverato oggi in una struttura che ospita persone con problemi psichici; l’altro, invece, sta per uscire dal carcere dove ha scontato una pena per aver dato fuoco ad un terreno montano.
E’ stato uno dei pochissimi piromani in Campania arrestato e condannato dopo che, giustamente, la pena per questo reato è stata inasprita. Sarà liberato il prossimo 5 di giugno.
Il monolocale è di proprietà del Comune che circa cinque anni fa lo ha assegnato ai due fratelli perché si tratta di gente che, veramente, ha bisogno.
Di loro non si occupano i sindacati, non sono così importanti per essere oggetto di conferenze stampa; sono degli invisibili per i quali, spesso non si riesce a provare neanche pietà perchè il loro disagio viene vissuto con gesti inconsulti.
Proprio ieri mattina, il Comune ha disposto di pulire il monolocale e di notte è divampato l’incendio.
Una coincidenza molto, ma molto strana. Intanto ora il locale è inagibile e, difficilmente, potrà essere utilizzato dai due fratelli.
Si attendono verifiche, riscontri da parte delle forze dell’ordine: nella notte è intervenuta la polizia. Ma il sospetto che possa essere stato non un incidente, ma una sorta di segnale per evitare il ritorno dei fratelli, si fa sempre più forte.
Se così fosse, non si era mai arrivati a tanto. Sempre più nella nostra Valle Caudina, basta un poco di benzina, un cerino e nessuna coscienza, per avere ragione dei più deboli.
E tutti restano in silenzio, nessuno parla, nessuno denuncia, tanto quello che è capitato a questi due fratelli non potrà mai capitare a noi.