Montagna, asset per lo sviluppo della Valle
L’errore più grossolano che si possa fare è ridurre tutto alle vicende degli operai forestali. La loro condizione è drammatica e deve essere risolta con tempestività. Su questo non si discute ma, proprio in giorni come questi, con la pioggia che porta a valle fango e terriccio, si capisce quanto sia necessario che la montagna torni al primo posto nell’agenda politica delle zone interne. Il primo tentativo è stato fatto ieri a San Martino Valle Caudina dove c’é stata una riunione che ha messo intorno ad un tavolo gli stati generali della montagna campana. L’iniaziva è stata organizzata dal consigliere delegato alle politiche montane e componente dell’assemblea della comunità montana Partenio-Vallo Lauro, Franco Capuano. Insieme a lui hanno discusso Domenico Biancardi, sindaco di Avella e presidente della Comunità montana Partenio-Vallo Lauro, Enzo Luciano,vice presidente dell’Uncem campana e delegato alla forestazione, Donato Cufari presidente Uncem, Lello De Stefano presidente dell’Alto Calore servizi e Pietro Foglia, presidente della commissione agricoltura del consiglio regionale della Campania. È venuta fuori una disamina spietata che denuncia l’abbandono progressivo della montagna. Le comunità montane sono finite nell’occhio del ciclone per gli sperperi della politica. I parchi regionali, invece, non sono mai decollati. Con la conseguenza che il territorio è abbandonato, solo ed inerme. L’unica speranza è la trasformazione della comunità in unione dei comuni montani. A questo tende il disegno di legge Foglia-Pica. Ma il tempo perso non sarà mai recuperato e si è fatto un passo indietro di diversi decenni.
Peppino Vaccariello