Montesarchio, a febbraio primo consiglio generale della Città Caudina

23 Gennaio 2015

Montesarchio, a febbraio primo consiglio generale della Città Caudina

Un assetto reticolare per gestire, con il telelavoro, tutti i servizi, facendo restare al proprio posto impiegati e funzionari. E’ questa la ricetta che ha dettato il professore Donato Limone, docente universitario e direttore del dipartimento di scienze giuridiche ed economiche all’università di Roma, Unitelma Sapienza. Infatti, questa mattina, organizzato dall’Isif Montessori di Montesarchio, alla presenza di sindaci, assessori, consiglieri e funzionari dell’unione di comuni della Città Caudina, si è svolto il work shop dal tema: la gestione associata delle funzioni. Il professore Limone è anche consulente di diverse unioni di comuni che sono più o meno della stessa grandezza di quella della Città Caudina e, quindi, sta procedendo con dei laboratori per usare l’informatica in questo apparato reticolare, che dovrà servire a razionalizzare i servizi per abbattere i costi per i cittadini. Un esempio che, secondo Franco Damiano, sindaco di Montesarchio e primo presidente dell’Unione dei comuni caudini, deve essere seguito. In questo modo, infatti, i cittadini non penseranno che si crei un altro centro burocratico difficile da contattare e, allo stesso tempo, gli amministratori locali non si sentiranno scippati di altri servizi. Damiano ha approfittato dell’occasione per comunicare che è sua intenzione di convocare per la prima settimana di febbraio, il primo consiglio generale dell’Unione, di cui fanno parte tre esponenti per ogni comune. Come primo punto da perseguire, ci ha detto sempre il presidente, ci sarà quello della costituzione della centrale unica di committenza per gli appalti. Al workshop ha preso parte anche il vice prefetto di Benevento, la dottoressa Sorrentino. Del resto, gli uffici di governo sono parte integrante di questa rivoluzione, rappresentata dalla costituzione della Unione dei comuni.

Peppino Vaccariello

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