Montesarchio: anche quest’anno non si è tenuta la storica processione dei defunti
Quest’anno i cittadini hanno poco da polemizzare per la storica e mancata processione dei defunti che dal 1700, il 2 novembre giorno della commemorazione dei Defunti, si è sempre tenuta e che quest’anno, per la seconda volta, non si è svolta.
La processione organizzata dall’antica confraternita della “Buona Morte” era costituita inizialmente dai Signori Borghesi di Montesarchio per accompagnare i poveri durante le esequie e, successivamente, la confraternita si era organizzata per la processione dei defunti all’interno della Chiesa stessa e, poi, con la nascita del cimitero, verso questo luogo.
Dopo le innumerevoli polemiche dell’anno scorso per la mancata processione, Don Silvio Pepiciello, parroco della Chiesa della Ss. Annunziata, aveva chiarito in una intervista rilasciata al nostro giornale che esiste un regolamento,in base al quale le processioni si possono tenere solo se c’è un concorso di popolo e come dice il decreto di promulgazione per l’Arcidiocesi di Benevento del documento degli eccellentissimi Arcivescovi e Vescovi della Conferenza episcopale campana denominato ‘Evangelizzare la pietà popolare’ – norme per le feste religiose- in base al quale la processione è una espressione pubblica di fede.
Perciò non è consentito lasciarla in balia dello spontaneismo, bensì occorre curarla e guidarla in maniera tale che sia realmente una corale testimonianza dei genuini sentimenti religiosi della comunità. Inoltre, don Silvio quest’anno ha invitato continuamente i fedeli a partecipare al settenario dei defunti, una tradizione secolare annunciata in Chiesa e pubblicata sul bollettino parrocchiale, persino attraverso manifesti affissi in tutto il paese. Nonostante i continui inviti, i fedeli non hanno partecipato al settenario ed è strano per Don Silvio che non ci sia stato un elemento aggiuntivo e chiarisce ancora che non ha nulla contro le tradizioni perché siano ciò che devono essere realmente e cioè momenti di partecipazione attiva del popolo all’evento religioso. La Processione si fa, non si vede. “Sarò molto contento se l’anno prossimo ci sarà una grande partecipazione di popolo, così si potrà mantenere la tradizione della processione dei Defunti e, per realizzare tutto ciò, abbiamo pensato di unire le varie comunità parrocchiali di Montesarchio” quasi a dire: L’unione fa la forza.
Brigida Abate