Montesarchio: emergenza sicurezza, notte di terrore per una giovane ragazza
E’ successo l’altra notte in Via Vitulanese, era da poco passata l’una di notte e la giovane stava rincasando, aveva appena trascorso una serata ad una festa di classe e mentre chiudeva l’uscio della porta, ci racconta un parente, un migrante di colore, probabilmente nigeriano, con parole minacciose dai contenuti sessualmente espliciti, profferite in inglese e italiano, tentava di forzare la porta, spingendo con forza e rabbia.
Le grida di paura provenienti dalla ragazza hanno allertato il padre, il quale in un’azione di contrasto riusciva a spingere l’aggressore fuori dall’abitazione, a questo punto il migrante si dava alla fuga.
E’ solo grazie all’intervento del padre che la ragazza, frequentante le scuole superiori di Montesarchio, ha evitato la violenza e l’aggressione. Fosse stata sola…
“Abbiamo paura di girare per le strade del nostro paese. E’ inaccettabile che chi viene ospitato in Italia possa compiere un gesto così efferato. -ha continuato lo stretto parente della giovane- Un’adolescente che sarà segnata per il resto dei suoi giorni a causa della bestialità di un uomo indegno di essere definito tale, e per il quale ci vorrebbero serie misure restrittive. Ci vogliono pene esemplari”.
Sull’episodio, ci poniamo degli interrogativi: come mai a quell’ora di notte il migrante circolava indisturbato senza che nessuno controlli? Vige un regolamento che scandisca la vita nei centri di accoglienza? E se sì, sono regolamentate anche queste assenze notturne?