Montesarchio, Giancarlo: il bel ragazzo con troppi fantasmi nel cuore
Un silenzio irreale, la finestra aperta e il tonfo.
La città di Montesarchio è ancora incredula per quello che è successo solo poche ore fa. Giancarlo, 42 anni, è precipitato dal balcone della sua abitazione al quarto piano di Palazzo Nazzaro a via Napoli nel comune caudino.
Incidente? Suicidio? Mentre le autorità indagano, si fa avanti proprio l’ipotesi del gesto estremo compiuto dall’uomo; gesto forse dettato dalla depressione, una terribile compagna che difficilmente lascia libera la tua testa quando se ne impossessa.
Era un bel ragazzo Giancarlo. Aveva trascorso l’adolescenza a Cervinara per aver frequentato l’istituto tecnico Luigi Einaudi. E tutti lo ricordano come un ragazzo splendido, amante della vita, delle moto e delle ragazze.
Non solo: giocava a calcio ad ottimi livelli.
Non sembrava proprio che potesse essere colpito da “questo”, un male oscuro che ti scava nell’anima e nel cuore.
Eppure qualche anno dopo aver conseguito la maturità, arrivò la notizia che aveva tentato di evirarsi nei pressi di un distributore di benzina della provincia di Caserta. Iniziò così un vero e proprio calvario per lui ed i suoi familiari che si è concluso proprio questa sera nel peggiore dei modi, un modo che deve ancora essere spiegato.
Viveva con la madre, mentre la sorella vive al Nord. Il padre lo aveva perso da qualche anno.
Perché lo ha fatto? Se si tratta di suicidio, nessuno potrà mai saperlo: forse il ha voluto trovare un poco di quiete dalla maledetta bestia che da anni gli urlava dentro.