Montesarchio, il Comitato “No al referendum” apre una sede
Riceviamo e pubblichiamo.
La campagna referendaria, che dura da mesi, entra nel vivo nelle ultime settimane di confronto.
La lunga lista degli articoli modificati non ha facilitato il confronto sulle scelte fatte e da fare. Si è preferito da parte dei sostenitori del Sì dichiarare per ogni dove che essi rappresentano il futuro e Renzi è la sua Incarnazione. Tra le altre, pare che dire NO al Referendum per Renzi crei instabilità e il Popolo Italiano paga con un aumento dello spread. Vale la pena ricordare che quando lo spread salì a quasi 600 punti, Berlusconi fu pregato vivamente di mettersi da parte, perché non sapeva rappresentare gli interessi italiani in Europa e nel Mondo. Addossare ad altri le incertezze è gioco piacevole, fatto sulla pelle del Popolo Italiano.
Le ragioni del NO si compendiano nel NO al peggio. Non si vuole in sostanza affidare tutto il potere in mano ad un Solo Uomo, come è stato già fatto nel passato, con dolori e macerie che ancora pesano sull’Italia. Nè si vuole limitare in alcun modo la libertà del Parlamento, che è sovrano e deve essere un contraltare credibile del Governo del Paese.
Nei prossimi giorni, il Comitato per il NO in collaborazione con il “Circolo Aldo Bozzi e Piero Calamandrei” aprirà una sede a Montesarchio, al Corso Caudino n. 67, per ricreare uno spazio politico di confronto delle idee, che sono alla base della nostra convivenza civile.
I motivi di insoddisfazione del Mezzogiorno d’Italia sono tanti e il Circolo vuole stimolare un confronto serrato sui fondamenti del vivere in un Mondo complesso, ma che non può essere che libero e giusto.
L’appuntamento è per Sabato, 19 Novembre p.v., alle ore 18.30 nella sede di Corso Caudino per tutti i cittadini che vogliono impegnarsi per il proprio Paese.