Montesarchio, il Consorzio: Borgo abbandonato a sé stesso

Il Caudino
Montesarchio, il Consorzio: Borgo abbandonato a sé stesso

Lunedì scorso abbiamo appreso, con grande soddisfazione, che Montesarchio è nella guida “I Borghi più belli d’Italia “. La notizia non può che farci piacere ma ci chiediamo se alla delegazione, l’illustre guida della Pro Loco e gli appassionati storici abbiano esplicitato che nel borgo antico ci sono problemi relativi alla rete fognaria che causa molti allagamenti, alla presenza di ratti e serpenti, a miasmi con pericolo igienico sanitario, alla presenza di cani e gatti randagi. Tutto questo lungo il percorso principale del borgo.

Non basta, purtroppo, nel nostro centro storico non è stato applicato il piano di eliminazione del rischio sismico e francamente, come cittadini, non vorremmo un domani trovarci di fronte a delle responsabilità estremamente gravi, fondate sulla non veridicità delle notizie date.

Allo stato attuale le condizioni reali del Borgo sono di estrema emergenza, a differenza di quanto affermato dal sindaco e dall’assessore, la presenza nella guida potrebbe rilevarsi non “una grande opportunità di lancio all’interno di un circuito nazionale e internazionale” ma una grandissima figuraccia a livello nazionale e internazionale.

A meno che la nostra amministrazione, con a capo un sindaco e vice presidente della provincia, uomo forte di partito, non riesca in breve tempo a prendere la decisione di costituirsi come ente nei confronti della Regione Campania. Noi lo abbiamo espressamente richiesto con un invito/diffida del lontano 27 gennaio 2014 (prot. n. 2019) che il giorno successivo è stato   inviato alla Regione Campania (prot. n. 2085) dallo stesso sindaco. A questo è seguita anche una nota del Presidente dell’ANCE (BN), del 26 ottobre 2015, che supportava la richiesta del Consorzio “Il Borgo” ad ottenere il tanto auspicato e richiesto finanziamento dai consorziati, dai residenti e dai Sacerdoti e Frati delle parrocchie del Centro storico.

Ribadiamo che il nostro è un impegno continuo che attraversa le amministrazioni che si susseguono ma non capiamo l’atteggiamento nei nostri confronti. La “Mostra di Leonardo da Vinci”, portata a Montesarchio dal nostro vice Presidente, Carmine Faustino, perché è stata “cacciata” dal convento delle Clarisse? La notizia del 2 giugno, relativa al finanziamento di 52 milioni per l’arteria di collegamento tra Foglianise e Montesarchio, è basata sul riferimento naturale di Montesarchio e la Valle Caudina e sul suo storico mercato settimanale del lunedì. Allora perché Piazza Umberto I° è continuamente violentata da questa amministrazione? E’ diventata megaparcheggio a cui stanno aggiungendo un “recinto pedonale” visto che, per loro, i cittadini di Montesarchio non sarebbero in grado di rispettare una eventuale ordinanza del sindaco di un’area pedonale per cui devono essere “rinchiusi” con paletti segna spazio. Dimenticando che dopo la presentazione di 3.100 firme, la piazza era stata liberata dai dissuasori e il fatto è stato usato in campagna elettorale come base di argomentazioni e di comizi. Il risultato della “liberazione” era un passo importantissimo perché Piazza Umberto I° ritornasse nella piena disponibilità dei cittadini. La meraviglia più grande è che oggi alcuni dei promotori della raccolta firme, sono parte integrante della maggioranza e non sono stati in grado di farsi rispettare in alcun modo, anzi sono stati messi nel ridicolo. Vuoi vedere che il momentaneo allontanamento palesato nell’ultimo Consiglio Comunale sia stato causato anche dal fatto che le due Consigliere abbiano sposato, forse con troppo ardore, ma con pieno convincimento la questione del Centro Storico?

A noi dispiace l’immobilismo e la poca cura degli interessi dei cittadini, da soli siamo stati in grado di contrapporci ad una speculazione edilizia in centro storico, e rispettiamo i tanti che hanno sempre creduto e continuano a credere nei valori fondanti delle tradizioni e della cultura vera e non di pura immagine o, peggio, di puro interesse individuale.

Consorzio “IL BORGO”

Carlo Franchini