Montesarchio, Il museo caudino nelle parole di Paolo Rumiz

Redazione
Montesarchio, Il museo caudino nelle parole di Paolo Rumiz

Oggi il bel museo archeologico sulla rocca di Montesarchio, sembra costruito per dar loro (i Sanniti, ndr) l’immagine  di una grande civiltà sepolta e non di un’accozzaglia di bellicosi burini. I magnifici crateri ellenici a figure rosse trovati qui, in terra sannita, ed esposti in celle buie che paiono una finestra sul tempo, svelano un mondo conviviale, capace di percepire il divino in modo semplice e gioioso”.
Sono le parole che il giornalista viaggiatore Paolo Rumiz, dedica oggi su La Repubblica, nel reportage che sta dedicando alla via Appia Antica. Eravamo certi che la mostra Rosso Immaginario avrebbe conquistato anche Rumiz. Peccato che ha fatto tappa a Montesarchio prima che arrivasse il vaso di Assteas e fosse riaperta la Torre del Castello. In quel caso la conquista sarebbe stata completa. Ma avere parole di elogio da Rumiz sono medaglie di cui il nostro museo deve andare fiero.