Montesarchio: il sindaco Sandomenico preoccupato per il passaggio del metanodotto

Il primo cittadino chiede lumi e annuncia battaglia

Redazione
Montesarchio: il sindaco Sandomenico preoccupato per il passaggio del metanodotto

Montesarchio: il sindaco Sandomenico preoccupato per il passaggio del metanodotto. Il sindaco di Montesarchio Carmelo Sandomenico ha inviato una nota alla Snam Rete Gas in merito al caso della Variante Metanodotto. Castrovillari – Melizzano per chiedere lumi circa l’opera e il suo eventuale passaggio nel territorio montesarchiese. Di seguito il testo della nota.

“Quale convinto ambientalista, in un personale studio sui vantaggi delle comunità energetiche rinnovabili il cui obiettivo principale sarebbe di fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità, consultando il sito del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica al fine di reperire documenti di interesse per la mia ricerca, digitando la parola Montesarchio, mi sono ritrovato, per caso, ma forse è ironia della sorte, sulla pagina del sito ministeriale dove sono pubblicati i documenti ed elaborati progettuali dell’opera denominata “Variante metanodotto Castrovillari – Melizzano DN 1200 (48″) DP 75bar” consistente nella realizzazione di una variante del tracciato dell’esistente “Metanodotto Castrovillari – Melizzano DN 1200 (48”), MOP 75 bar” in esercizio.
Incuriosito ho cominciato ad aprire i files presenti nella pagina anche perché ho ricordato che anni fa e precisamente nel 2018 ci fu una vera e propria sollevazione popolare avverso questo intervento che si snoda tra l’altro nei territori di Montesarchio e della vicina Bonea
.
All’epoca, a mia memoria, enti pubblici e privati cittadini proprietari dei terreni incisi dall’intervento si mobilitarono a tutela e per la conservazione del territorio richiedendo e ricevendo anche rassicurazioni dagli enti attuatori dell’intervento circa una modifica del tracciato dell’opera che ne mitigasse il più possibile gli effetti per l’ambiente e per i diritti dei proprietari.
Così ho chiesto a chi poteva aiutarmi e ho scoperto che da allora, dal 2018, non si sono avute più notizie dell’intervento e men che meno della richiesta di modifica del tracciato avanzata dai territori. Anzi, gli atti progettuali oggi presenti sul sito ministeriale riportano ancora il vecchio tracciato che era stato oggetto di contestazioni e osservazioni a quanto pare non accolte nelle sedi preposte alla verifica e valutazione ambientale del progetto.
Ebbene, mi permetto di osservare che il totale silenzio e la mancanza, a distanza di anni, di una doverosa e diffusa informazione a favore delle istituzioni e comunità locali da parte del soggetto proponente dell’opera per un intervento così impattante per i nostri territori è molto preoccupante, così come non mi convince che si investa ancora nelle infrastrutture per il trasporto dei combustibili fossili anziché orientare gli interventi e le risorse verso l’energia da fonti rinnovabili in linea proprio, peraltro, con le misure di incentivo per la transizione energetica, di recente sempre più potenziate e rafforzate da parte del governo nazionale. Resteremo vigili a protezione del nostro territorio, promuovendo e assumendo ogni iniziativa, in ogni sede, a difesa dell’ambiente e delle nostre comunità”.