Montesarchio: infuriano le polemiche sulla mensa

Sotto accusa i costi del servizio

Redazione
Montesarchio: infuriano le polemiche sulla mensa

Montesarchio: infuriano le polemiche sulla mensa. Cari concittadini,
Le risposte pubbliche (comunicati e manifesti) date in questi giorni dall’amministrazione sul “Caro Mensa” e sul mancato ottenimento dei fondi per “lavori di realizzazione e messa in sicurezza delle mense scolastiche” appaiono il risultato di un faticoso e delicato equilibrio tra una rappresentazione farsesca della realtà e una vera e propria PRESA IN GIRO. E’ quanto si legge in un comunicato stampa  del gruppo di minoranza Futuro per Montesarchio.

Ne è la dimostrazione che il primo giorno ben 280 FAMIGLIE hanno rinunciato a far mangiare i propri figli a mensa.

Per iniziare, rimarchiamo che sono state profuse tante parole solo per dimostrare che il tanto decantato finanziamento “Bio”, annunciato con toni trionfalistici solo a fine luglio, nella realtà delle cose è un pannicello e anche poco caldo (7 mila euro di contributi, non 156000 che NON appartengono al nostro comunicato), che non può essere usato come motivazione per l’aumento del costo a carico delle famiglie: crediamo che 5,67€ a pasto, a famiglia, sia probabilmente TRA I PREZZI PIÙ ALTI D’ITALIA!

Quindi, proseguendo nella disamina di questi comunicati, a un certo punto sembra quasi che i cittadini debbano ringraziare l’amministrazione per aver proposto un importo a base di gara a 5,50 +iva, perché non si poteva fare di meglio (magari prevedere una compartecipazione maggiore da parte del Comune?).

E’ fastidioso, e anche snob e poco responsabile andare a dire a famiglie che devono fare i conti con bollette, caro energia, caro benzina, caro alimenti “Ma sono solo 26 euro in più al mese a figlio”.

Sappiamo che l’Isee è variabile diversa dal reddito (purtroppo), come sappiamo che basta una casa di proprietà e una famiglia monoreddito per superare la soglia dei 21000, come pure sappiamo, e qui arriviamo alla farsa, che se le risorse sono scarse, diviene fondamentale la capacità dell’ente di reperire fondi.

E su questo è proprio il primo cittadino, nel fornire risposte sul mancato ottenimento dei fondi PNRR, ad ammettere che l’amministrazione non è stata capace di accedere a tali fondi, fallendo ancora una volta, in quanto inadeguata a portare a Montesarchio fondi utili ai suoi cittadini.

“SIGNOR SINDACO, MONTESARCHIO NON E’ STATO AMESSO IN GRADUATORIA”

Il risultato non cambia, la performance è sempre PESSIMA.

Tralasciando i paragoni con altri paesi, sia con comuni con la stessa nostra ditta fornitrice perché IMPIETOSI (1,30 euro in meno a pasto a Benevento), sia con altri paesi beneficiari di finanziamento “Bio”, posto che i raffronti non si possono fare solo su una variabile (il numero di pasti) senza considerare la dimensione in termini di popolazione (Bucciano 2.000 abitanti – Montesarchio 13001) e quindi di capacità fiscale potenziale, o di finanziamento ottenuto (Bucciano 2.000 – Montesarchio 7.000), ci sentiamo di suggerire al nostro primo cittadino, di evitare in futuro di tentare di togliersi dall’affanno, o di tentare di marcare una differenza, come già fatto in precedenti occasioni, buttando la croce addosso alla precedente amministrazione (lo fa spesso), perché oltre alla croce (sui SUOI consiglieri, che apprezzeranno sicuramente?) si butta pure la zappa sui piedi, visto che 7 membri di quell’amministrazione sono gli stessi 7 attuali suoi amministratori.

Farsa, presa in giro o incapacità? Ai cittadini l’ardua sentenza

La minoranza
Annalisa Clemente, Ilaria Caturano Nicola Striani Gaetano Mauriello Antonino Maffei.