Montesarchio: inquietanti messaggi di vendetta sui muri
Montesarchio: inquietanti messaggi di vendetta sui muri. E’ un brutto segnale che non può e non deve essere sottovalutato. A quanto risulta a Il Caudino, infatti, sulla vicenda sono già in corso indagini da parte dei carabinieri. Ma questo può risultare ancora non sufficiente.
Scritte minacciose
Come vi riportiamo in queste fotografie, scritte minacciose sono comparse sul retro della scuole elementare di Montesarchio in via Matteotti. Parole vergate con spray dove si legge, in un italiano stentato, Welcome to guerra, solo vendetta.
Ma perché queste scritte, comparse in tre punti diversi devono preoccupare? La risposta è presto data. Nella notte tra domenica e lunedì, un 18enne di origine tunisina, ospitato in un centro di accoglienza di Montesarchio, è stato accoltellato.
Il ragazzo ha perso molto sangue, ma, fortunatamente, è stato già dimesso. Ad oggi, purtroppo, l’autore o gli autori dell’accoltellamento non sono stati individuati. Quelle frasi potrebbero essere una risposta di qualche altro ragazzo che si trova nei centri di accoglienza.
Attenzione, è solo un’ipotesi basata su due constatazioni. La prima arriva dal luogo dove è stato usato lo spray. In quella zona, durante le ore serale, anche per mangiare un poco di kebab, si riuniscono i ragazzi che hanno trovato rifugio a Montesarchio. La seconda constatazione arriva proprio dall’italiano stentato con il quale sono state composte le scritte,
Senza contare che si potrebbe anche pensare che qualcuno, magari italianissimo, ha voluto usare di proposito questo linguaggio stentato proprio per mettere in cattiva luce i ragazzi.
La polveriera che rischia di esplodere
Comunque stiano le cose, tocca alle forze dell’ordine fare piena luce sull’accoltellamento e sulle scritte, sembra che a Montesarchio ci sia una polveriera che rischia di esplodere. Avviso ai naviganti, ossia, ai lettori del nostro giornale, evitiamo di mettere paraocchi razzisti e cerchiamo di analizzare il problema e di affrontarlo. Evitiamo di commentare a vanvera ed offendendo senza alcuna ragione
I disordini tra ragazzi del posto e gli ospiti non possono essere risolti solo dalle forze dell’ordine. Certo, fondamentale è il controllo del territorio e la certezza e velocità degli interventi. Non a caso, il sindaco Sandomenico ha chiesto al prefetto una riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Ma fondamentale resta anche una rete sociale che sappia accogliere e non respingere. Disinneschiamo la polveriera prima che possa esplodere.