Montesarchio: La festa del Corpus Domini

Redazione
Montesarchio: La festa del Corpus Domini

La solennità del Corpus Domini (1264) è anteriore a quella della SS Trinità (1334) e consisteva solo nella Santa Messa, dopo due secoli ha avuto inizio la Processione e poiché si svolgeva di mattina, con il sole che scottava, si stabilivano delle soste e il popolo preparava piccoli altari con fiori e candele dove i Sacerdoti si fermavano, respiravano e benedicevano i fedeli.
Col passar del tempo questi Altari sono diventati sempre più complessi tanto che in molte paesi ci sono le infiorate. A Montesarchio è da molto che nella parte alta ci sono solo tavoli con fiori e candele e nella parte pianeggiante ci sono altari spettacolari: c’è certamente l’Altare e in capo un grande quadro eseguiti da artisti locali. L’altare è addobbato con drappi, piante, fiori, una vera e propria gara a chi lo rende più originale.
Quest’anno sono nove e ce ne sarà uno anche nel piazzale antistante la Torre (qui non arriverà, però, la processione) oramai meta turistica importante per la presenza del vaso di Assteas.
Una festa quella del Corpus Domini che le amministrazioni durante i decenni hanno incrementata, dando un contributo. La festività del Corpus Domini è una tradizione secolare della comunità di Montesarchio rinomata per l’allestimento degli Altari Commemorativi della vita di nostro Signore Gesù Cristo.
A questa processione partecipano tutte le associazioni cattoliche, le confraternite, il Clero e dietro il Sacramento le autorità e il popolo. La processione che si snoderà dall’Abbazia di San Nicola, guidata dall’abate don Ivan Bosco, prima si fermava alla chiesa della Madonna della Vittoria dove le confraternite e le autorità lasciavano che risalisse all’abbazia; negli ultimi anni invece partendo di pomeriggio alle 18 termina dopo circa due ore in piazza Umberto I con la parola bella di un valente oratore e con la Benedizione Eucaristica. Mentre il Sacramento viene deposto nella chiesa della SS. Annunziata.

Brigida Abate

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