Montesarchio, l’Alto Calore non si sposta
Il settore tecnico verrà trasferito presso la sede di sollevamento del Fizzo, a Bucciano, come era stato stabilito, ma il servizio alla utenza, il front office, resterà nella sede di via Benevento. Stiamo parlando della sede caudina dell’Alto Calore servizi, che conta una utenza di ben 40mila persone. Parziale marcia indietro, quindi, per Lello De Stefano, presidente dell’Acs, dopo una lungo vertice, questa mattina, presso viale Europa ad Avellino. All’incontro, tra gli altri, erano presenti i sindaci di Montesarchio, San Martino Valle Caudina e Rotondi, rispettivamente, Franco Damiano, Pasquale Ricci e Antonio Russo, ed i delegati di Roccabascerana e Pannarano. Il primo cittadino di Montesarchio aveva avuto delega dal collega di Cervinara, Tangredi. Gli amministratori locali hanno fatto presente a De Stefano che, con lo spostamento della parte tecnica, il fitto della sede di Montesarchio, che non supera i settemila euro l’anno, sarebbe diminuito e di molto. Non solo, si sono mostrati pronti a contribuire al canone di locazione. Tutto questo per evitare di arrecare disagi agli utenti. Secondo loro, infatti, anche con la presenza dei dipendenti della società idrica, nei singoli, comuni, ci sarebbero stati disagi. Ricordiamo che la notizia del trasferimento del front office, era stata accolta con forte disappunto dagli i amministratori della Valle Caudina. Addirittura, il sindaco Ricci si era detto disposto anche a presentare una mozione di sfiducia contro De Stefano, dopo essere stato, da democratico, un fautore della sua elezione. Al termine del confronto, però, gli animi si sono rasserenati. La Valle Caudina riesce a mantenere la sede di Montesarchio che è stata aperta 23 anni fa. Mai come in questo caso, si può dire che l’Unione, intesa per quella dei comuni, fa la forza per il bene dei cittadini.
Pe. Va.