Montesarchio: Moccia Industria Spa, le scelte sbagliate e il silenzio del sindacato

Redazione
Montesarchio: Moccia Industria Spa, le scelte sbagliate e il silenzio del sindacato

Montesarchio. I sindacati tacciono, eppure la vicenda della cassa integrazione alla Moccia Industria Spa è molto preoccupante. Sembra che, nel più assoluto silenzio, si stia ponendo una pietra tombale su uno storico stabilimento della Valle Caudina, che dà lavoro a circa sessanta operai. Per cinquanta di loro, il prossimo primo agosto, tra sei giorni, scatta la cassa integrazione che si annuncia sine die. Nel senso che, almeno al momento, non sembrano esserci spiragli per il ritorno alla produzione. I motivi della grave crisi sono tanti, nonostante il consumo dei mattoni in Campania resti molto importante. Eppure, lo stabilimento, per scelte evidentemente non lungimiranti dell’attuale management, non ha mai adeguato i suoi canoni di produzione a standard più moderni. Come se non bastasse, negli ultimi tempi, è venuta meno anche una entrata primaria a costo molto basso. Stiamo parlando della vendita di argilla che ha avuto uno stop improvviso da parte della Cementir, finora il principale acquirente.
La mancata richiesta di argilla è dovuta, molto probabilmente, alla strategia aziendale della Colacem, che ha acquisito da poco la Cementir e che non sembra più intenzionata ad investire in questo settore.
Anche per questo, gli operai che hanno ricevuto la lettera di cassa integrazione sono molto preoccupati. Molti di loro stanno cercando di investire la politica locale per la soluzione di una questione molto seria. Si tratta di gente che lavora da almeno 15 anni in questo stabilimento e sarebbe molto difficile, se non impossibile, la loro ricollocazione sul mercato del lavoro. Come tante altre persone hanno acceso mutui e lo stipendio è spesso l’unica fonte di entrata della famiglia. Provengono un poco da tutti i comuni della Valle. Ma sino ad oggi, sembra che loro sorte non interessi nessuno.