Montesarchio: ” Non ho boicottato il consiglio”,il chiarimento del presidente Papa

Redazione
Montesarchio: ” Non ho boicottato il consiglio”,il chiarimento del presidente Papa

Montesarchio: ” Non ho boicottato il consiglio”,il chiarimento del presidente Papa. “Quando moriremo, nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili. Cito una frase del giudice Livatino per chiarire, oltre ogni strumentalizzazione, la mia posizione rispetto ai lavori consiliari sull’approvazione del Puc”. Con queste parole il presidente del consiglio comunale di Montesarchhio Angela Papa interviene per porre un freno alla sequela di polemiche sollevate nei giorni scorsi.

Il chiarimento del presidente Angela Papa

“Mai avrei potuto boicottare un consiglio comunale così importante per la nostra comunità perché per sette anni ho seguito l’iter di stesura e mi sono
sempre schierata dalla parte dei cittadini. L’ho fatto nella piena consapevolezza che questa maggioranza ed in primis questa amministrazione avrebbero provveduto a dare al piano urbanistico un’impronta popolare.

Chi segue sa. Chi finge di non capire continuerà ad interpretare. – continua Angela Papa – Ma non ho potuto su sollecitazione dei
5 Stelle chiudere gli occhi dinanzi ad un’autorizzazione negata per l’utilizzo della sala consiliare.

Il mio resta un ruolo istituzionale ed espressione della volontà consiliare. Ho agito nell’interesse di tutti. Ignara che avrei provocato malumori tali da paventare una rottura con la maggioranza. Non è così. Sarebbe stato, allo stesso tempo, veramente fuorviante e pretestuoso non prendere in esame il diniego del responsabile dell’ufficio tecnico a svolgere i lavori consiliari nella sede storica di Palazzo San Francesco impegnata da importanti interventi di restyling.

Permesso prima pervenutomi tramite pec poi negato a seguito di una richiesta del Movimento 5 Stelle. Questo nella logica di un mescolamento delle carte che pare ad oggi ancora poco chiara da parte degli uffici competenti. Ci tenevo ad esserci. Ci tenevo a presidiare nell’interesse della cittadinanza e per valorizzare il grande impegno profuso nel corso degli anni dalla compagine politica di cui sono e resto parte integrante.

Un difetto di comunicazione mi ha impedito di assolvere al mio ruolo di super partes Inter pares lasciando spazio ad uno spiacevole equivoco. Essere leali non premia, ma ognuno ha l’onere delle scelte ed ognuno ha la responsabilità delle proprie azioni. Questo al di là di ogni ragionevole dubbio.

Montesarchio ha il suo Puc

Montesarchio ha il suo Puc mettendoci al riparo da un commissariamento dannoso per tutti. Io ribadisco – conclude- la mia grande disponibilità nei confronti dei miei colleghi di maggioranza affinché vi sia sempre un dialogo ricco e costruttivo oltre ogni inutile e falsa interpretazione”.