Montesarchio rende l’ultimo omaggio a Vincenzo De Mizio

Redazione
Montesarchio rende l’ultimo omaggio a Vincenzo De Mizio

Un fiume di gente stamani per l’ultimo saluto a Vincenzo De Mizio venuto a mancare ai suoi cari, improvvisamente, giovedì scorso. Il sole, che illuminava qualche giorno fa le strade del Latovetere per la processione del Santo Patrono, oggi cercava di riscaldare gli animi della folla immensa presente e infreddolita dalla gelida notizia. Vincenzo De Mizio si è distinto come figura esemplare e nobile di padre, di lavoratore e di confratello, infatti nella recente processione del Santo Patrono come ogni anno svolgeva il ruolo di collatore unitamente al Priore della Confraternita Cosimo Prince De Mizio, sempre in tandem in tutte le manifestazioni. L’impressione toccante è stata quella di trasferire l’immagine di Vincenzo da “portatore” a “portato”. Non più loquente e protagonista, ma passivo e silente nella mesta custodia di legno. Un corteo lunghissimo con la presenza di tutti i confratelli del S. S. Sacramento, di cui lui era vice priore, che hanno espresso il desiderio di portarlo a spalla fino all’Abbazia di San Nicola, dove è stato celebrato il rito religioso. La folla innumerevole, durante e dopo la celebrazione del rito liturgico, può da sola dare l’idea della stima e dell’ammirazione che tantissimi cittadini di Montesarchio nutrivano per lui e per il suo encomiabile operato sia all’interno della famiglia che della Comunità Parrocchiale. Dolcissime le parole dell’Abate Don Ivan Bosco nei confronti dei familiari elogiando le qualità di ottimo padre e persona ligia al dovere, precisando più volte che la sofferenza fa parte della vita ed è colmata dalla preghiera e dalla fede. Mancherà anche a Don Ivan con cui l’appuntamento era fisso tutti i giorni per un saluto pomeridiano. Incisive le affermazioni del Priore della confraternita Cosimo Prince De Mizio che ha sottolineato le qualità della persona attenta, premurosa, dedita alla vita che incoraggiava ogni iniziativa verso chiunque mostrasse segni di timidezza. L’assenza di Vincenzo certamente si avvertirà tra tutti quelli che lo hanno conosciuto e ne hanno apprezzato le qualità umane, sociali e religiose.

Brigida Abate