Montesarchio, restano agli arresti Luciano e Riola

Redazione
Montesarchio, restano agli arresti Luciano e Riola
Valle Caudina: razziatori di attrezzi da lavoro identificati e denunciati dai carabinieri

Montesarchio, restano agli arresti Luciano e Riola. Il Tribunale del Riesame di Napoli sezione decima collegio E, ha rigettato la richiesta di scarcerazione per Pietro Luciano (avvocato Meccariello) 56enne di Bonea, e Carmine Riola (avvocato Cornacchione) 31enne di Montesarchio, e ha confermato l’ordinanza del gip di Benevento Vinetti. Luciano, quindi, resta in carcere mentre Riola (avvocato Cornacchione) agli arresti domiciliari. Lo scrive Anteprima 24 Benevento.

Le accuse contestate

I due, insieme a altre otto persone, sono accusati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti nel centro storico di Montesarchio, dove vendevano prevalentemente crack, marijuana e hashish, a giovani assuntori provenienti dall’hinterland della valle Caudina. Infine è atteso nella giornata di domani il Riesame per Giuseppe Duilio, 54enne di Montesarchio.

Valle Caudina: professoressa accusata di violenza sessuale su un suo allievo di 12 anni

E’ una notizia di un’assoluta delicatezza. Una docente che insegna in una scuola media della Valle Caudina è accusata di violenza sessuale su un suo allievo di appena dodici anni. La notizia la riporta Ottopagine edizione Benevento.

Sospesa dal servizio

La docente, anche su sua richiesta, è stata sospesa dal servizio in attesa che venga fatta piena luce su tutta questa storia. L’inchiesta è della Procura della Repubblica di Benevento ed è scattata a seguito della denuncia dei genitori del 12enne.

Il ragazzo ha raccontato di una particolare attenzione della professoressa nei suoi confronti. In particolare, i due si sarebbero baciati e si sarebbero toccati reciprocamente. In più si sarebbero scambiati dei messaggi su una chat. Anche per questo motivo alla professoressa è stato posto sotto sequestro il cellulare.

Il provvedimento di sequestro, sempre come racconta Ottopagine, è stato impugnato dal legale della docente, l’avvocato Angelo Leone, in sede di riesame per poi rinunciare al ricorso. Resta da capire se quanto raccontato dal ragazzo sia vero oppure sia frutto della sua fantasia.

L’inchiesta è davvero delicatissima e bisogna agire con i piedi di piombo anche per evitare turbamenti agli altri ragazzi che frequentano la stessa classe del 12enne.  Proprio per questo motivo, si tende a mantenere la massima riservatezza.

Nonostante tutto, però, la notizia tra i genitori dei ragazzi è ormai nota e si attende di capire quale possa essere l’esito delle indagini. Nei prossimi giorni, infatti, con la massima cautela e alla presenza di psicologi dovrebbero essere ascoltati anche i compagni di classe del 12enne.

Raccolta degli elementi

La Procura della Repubblica continua a raccogliere tutti gli elementi del caso per poi prendere la decisione se continuare e, quindi, processare la professoressa o archiviare la denuncia presentata dai genitori alla fine del mese di marzo.