Montesarchio: Sulle orme dei veri eroi all’Istituto Aldo Moro

15 Maggio 2016

Montesarchio: Sulle orme dei veri eroi all’Istituto Aldo Moro

“Sulle Orme dei Veri Eroi”. Non è il titolo di un film ma l’evento conclusivo, svoltosi ieri, di un itinerario didattico sulla legalità realizzato dai docenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Aldo Moro, con l’attiva collaborazione della dirigente Maria Patrizia Fantasia. Nell’Aula Magna dell’istituto, Leandro Limoccia, presidente collegamento campano contro le camorre per la legalità e la nonviolenza, autore del libro “Petali di vita” che propone la figura di Don Peppino Diana, ha invitato i ragazzi a credere nei valori, ad avere fiducia nelle proprie idee e a combattere per difenderle.
Il prof. Limoccia ha presentato la figura di don Peppe Diana, un uomo solo che si proponeva al popolo facendosi amare trasmettendo sentimenti positivi. Limoccia ha parlato anche della sua associazione e dell’azione di volontariato, della lotta alla povertà e alle dipendenze dei ragazzi. Attraverso Villa Fernandez, bene confiscato alla criminalità organizzata, Limoccia svolge opera di volontariato coinvolgendo medici nella visita di ammalati e provvedendo anche ad una raccolta di farmaci ed indumenti. Il professore ha letto anche un passo del libro su don Peppino Diana scritto da lui. Durante il convegno sono state ricordate altresì le figure di Peppino Impastato, dei giudici Falcone e Borsellino, quali eroi le cui orme non vanno cancellate, invitando gli studenti ad imitare questi modelli.
Il percorso educativo ha avuto inizio nella prima parte dell’anno scolastico con l’intervento del magistrato Antonio Clemente che ha illustrato agli studenti il suo ruolo di uomo e di professionista nell’ambito della giustizia. Anche la Guardia di Finanza ha dato il suo contributo attraverso un incontro dibattito sulla illegalità economica. Ma l’obiettivo principale del progetto é ricercare la legalità non come fine ma come mezzo per costruire la giustizia, intesa anche come giustizia sociale, lotta alle discriminazioni, coscienza dei diritti e dei doveri.
Nell’Aula Magna della scuola un silenzio religioso, quello degli studenti, e le parole di Limoccia a lasciare la volontà di credere nei valori umani più alti. Un interessante dibattito con gli studenti ha concluso l’evento.
“Questa mattinata è stata molto intensa – ha rimarcato la dirigente Fantasia -. Credo che c’è stata una forte empatia perché l’impegno che ci mettete ci dà speranza al di là di questa società priva di sensi e di valori. Si muova una nuova luce, quindi legalità sì, ma critica che significa conoscenza, bellezza per riuscire a far emergere la parte migliore. Una vera educazione alla cittadinanza vigili sulle persone che sono consapevoli del momento che vivono”.

Brigida Abate

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