Montesarchio, uccise il figlio: per la perizia era incapace di intendere e volere
E’ tornato in aula stamattina nel tribunale di Benevento, Luigi Piacquadio il segretario comunale residente a Montesarchio che il 10 settembre del 2016 uccise il figlio disabile dalla nascita.
Nella giornata di ieri è stata depositata la perizia chiesta dal giudice per le udienze preliminari, Loredana Camerlengo, e affidata al professore Piero Ricci. Ascoltato dal Caudino, l’avvocato difensore di Piacquadio, Claudio Barbato, spiega che “quella di questa mattina è stata solo una udienza tecnica e non c’è stato il tempo per discutere della perizia disposta dal Tribunale. Il tutto è stato rinviato al prossimo 19 ottobre”. Dalla perizia, però, emerge che nel momento in cui Piacquadio ha compiuto l’estremo gesto non era in grado di intendere e di volere e quindi totalmente infermo di mente. Attualmente, l’uomo è ospitato da una casa di accoglienza nel centro Italia.
Angelo Vaccariello