Montesarchio, un passo avanti per la Città Caudina dei Servizi
Lunedì tocca a Montesarchio, mercoledì a Cervinara. La prossima si annuncia una settimana importante per l’Unione dei comuni della Città Caudina dei Servizi. Lunedì 30 di giugno, il consiglio comunale di Montesarchio sarà chiamato ad approvare la ratifica dell’atto costitutivo dell’Unione. In buona sostanza, l’assemblea di palazzo San Francesco, dopo aver approvato lo statuto, dovrà autorizzare il sindaco o un suo delegato a firmare l’atto che ha natura giuridica e sancisce la nascita dell’Unione. Stessa cosa è chiamato a fare il consiglio comunale di Cervinara, nella seduta di mercoledì due di luglio. Non sfugge a nessuno l’importanza di questo momento. Di unire i comuni della Valle Caudina si parla da 40 anni, ma negli ultimi dodici mesi c’è stata la virata decisiva. I consigli comunali, come già detto, hanno approvato gli statuti ed ora si licenzia anche l’atto costitutivo. Ed il fatto che siano i comuni più grandi, ossia, Montesarchio e Cervinara , a dare il via alla procedura di ratifica assume una valenza ancora più grande. Questi due comuni, infatti, non avrebbero l’obbligo di associarsi, come, invece, prevede la normativa per quelli al di sotto dei 5.000 abitanti. Il fatto, però, che abbiano deciso di dar vita all’Unione, vuol dire, che al di là delle normali resistenze, l’associazione comincia davvero a prendere piede. La Città Caudina dovrà servire a disegnare uno sviluppo comune ad un’area che conta quasi 70mila abitanti. Sviluppo che può essere assicurato solo attingendo ai fondi europei. Bruxelles, però, su questo tema è stata chiarissima. I fondi saranno elargiti solo a quei progetti che tengono conto di un’area vasta e non certo per i singoli comuni. E l’Unione si trova, esattamente, in questa situazione.
Peppino Vaccariello