Morire a 23 anni, Gianmarco un angelo dalle sembianze di barman
Morire a 23 anni, Gianmarco un angelo dalle sembianze di barman. Massimo Passaro è un avvocato avellinese. Sin da ragazzo, però, ha coltivato la passione per preparare fantastici cockatail, sino a diventare uno dei migliori barman della nostra regione. Come barman ha conosciuto e voluto davvero bene Gianmarco Bracco, il 23enne di San Martino Valle Caudina, morto nella notte tra domenica e lunedì in un tragico incidente. Abbiamo chiesto all’avvocato Passaro un ricordo di questo fantastico ragazzo e ne è uscita fuori una pagina scritta con il cuore.
Quando ci lascia un amico
Quando ci lascia un amico, spesso il dolore è pari a quello di un familiare. Un allievo diventa amico e fratello, è colui a cui insegniamo, attraverso le esperienze, arte della vita e dei colori, l’amico ed i successi sono attimi di gioia e di felicità.
Ho conosciuto Gianmarco ancora studente ma già con le idee professionali chiare. Appena ci siamo incontrati è stata subito una empatia reciproca. Maestro e Allievo o semplicemente, nonostante la differenza di età, amici.
Il sorriso stampato
Entrato al Giardino dei Tigli (stagione 2015) mi venne presentato dalla direttrice Virginia questo giovane ragazzo. Gianmarco mi accolse con il sorriso che lo ha sempre contraddistinto, raccontandomi da subito della sua famiglia e dei progetti per il futuro.
Gianmarco era per me allievo, nipote, amico a cui ho cercato, nel tempo trascorso insieme, di trasferire esperienze di vita e conoscenze del bere miscelato. Spesso durante le ore di lavoro mi chiedeva, con il suo essere curioso, come facessi a coniugare la professione di Avvocato con quella di Barman.
Fantasia e colori
La mia risposta era sempre la stessa essere Avvocato è per lavoro e passione ma il Bar è il mondo nel quale ritrovo la fantasia della creazione e dei colori.
Gianmarco in una stagione lo vidi crescere professionalmente con rapidità. Comprese fin da subito quali fossero le regole per essere un professionista tanto da essere autonomo dalla preparazione della postazione alla creazione e composizione dei cocktail.
Il mio giovane allievo aveva uno spiccato rapporto con i clienti era modesto ma professionale. Gianmarco conosceva bene la tecnica di come ricevere i clienti e come conversare con loro.
La cortesia come punto di forza
Mai sgarbato anzi il suo punto di forza era la cortesia dell’ascolto. Gianmarco era pur sempre un ragazzo scanzonato, simpatico e pieno di vitalità. L’amore dei genitori per Gianmarco era ed è immenso. Proprio lui fu ad insistere affinché li conoscessi. Una sera raggiungemmo il papà e la mamma al ristorante a San Martino.
Trovai dinanzi a me due professionisti dell’ospitalità divenuti dopo qualche istante amici veri. Nell’andare via mi venne affidato dai genitori un nobile compito ovvero seguire Gianmarco nella crescita professionale e nella vita.
Ogni sera nel riaccompagnare Gianmarco a casa mi fermavo con mamma Anna e papa’ Bruno per un sunto dei progressi del mio allievo. L’AIBES è la mia associazione e per questo avrei voluto tu ne avessi fatto parte.
Professionista tra gli angeli
Sei e sarai sempre un grande BARMAN. Gianmarco saprai nell’alto del paradiso allietare con il tuo sorriso gli Angeli del Signore ed allo stesso modo saprai vegliare sulla tua famiglia: Sono certo che sarai anche tra gli angeli un grande professionista.