Muore a 10 anni in ospedale per un batterio: denuncia dei genitori
Muore a 10 anni in ospedale per un batterio: denuncia dei genitori. La Procura di Padova ha aperto un fascicolo per omicidio colposo per la morte di una bimba di 10 anni affetta da leucemia e ricoverata in oncoematologia pediatrica a Padova, deceduta ieri 15 giugno.
Nelle prossime ore il medico legale Antonello Cirnelli, affiancato dal medico legale di parte nominato dalla famiglia della bambina, eseguiranno l’autopsia sul corpicino della piccola. Nessuno dei dottori che hanno curato la piccola risulta indagato.
L’esposto denuncia
A presentare l’esposto alla Procura della Repubblica della città del Santo è stata la famiglia, residente a Occhiobello. Stando alle dichiarazioni del papà la piccola sarebbe risultata affetta da leucemia alla fine del 2019.
Dopo essersi affidati alle cure ospedaliere di Rovigo, i genitori si sono rivolti alla clinica pediatrica di Padova. I genitori denunciano che la piccola, curata per la leucemia con farmaci e trapianto di midollo, all’inizio di quest’anno avrebbe contratto il batterio «pseudomonas».
Un patogeno che colpisce prevalentemente le persone con basse difese immunitarie. A detta dei genitori questo batterio non sarebbe stato tempestivamente individuato e aggredito con le cure adeguate al caso.
L’autopsia avrà il compito di chiarire se ci sia stata negligenza, imperizia e imprudenza nell’operato dei medici padovani, o se invece la malattia avesse talmente debilitato il suo fisico da renderle impossibile la sopravvivenza.
Spara da casa per colpire un topo ma prende una persona
I carabinieri della stazione di Boara Pisani hanno denunciato come responsabile di lesioni colpose, accensione ed esplosioni pericolose, B.G., nato nel 1945, residente a Stanghella. L’uomo, verso le ore 15 di ieri, ha esploso almeno tre colpi di fucile.
Colpi calibro 9 Flobert sparati dalla propria abitazione, giustificandosi con il fatto di aver voluto sparare a un ratto, colpendo invece, accidentalmente, al braccio sinistro R.E., nato nel 1979, residente a S. Elena.
L’uomo colpito è autista di mezzi di soccorso del 118, causandogli lesioni guaribili in 10 giorni. Quest’ultimo stava raggiungendo la sua autovettura, in via Pisana di Stanghella, dopo essere uscito dal ristorante “Cappa D’ Oro”.
Le indagini hanno consentito di individuare tempestivamente il responsabile al quale, dopo una perquisizione nella sua abitazione, è sequestrato il fucile con il quale aveva sparato con 15 cartucce. Sono ritirati cautelativamente anche altri tre fucili da caccia cal. 12 con 54 cartucce dello stesso calibro, legalmente detenuti.